Sono state selezionate le prime otto aziende che a partire da oggi possono fornire monopattini elettrici in condivisione in città.
A ottobre la Città di Torino aveva pubblicato un avviso pubblico per individuare operatori privati interessati a svolgere servizi di mobilità in sharing a flusso libero.
Le società selezionate sono Bird, Bitmobility, Circ, Dott, Helbiz (autorizzata anche per le biciclette a pedalata assistita), Hive, Lime e Tier.
Per avviare la propria attività i gestori hanno dovuto presentare certificazione di sottoscrizione di adeguata polizza assicurativa, garantire che il servizio fosse attivo 365 giorni all’anno, la presenza di un call-center e di un servizio di pronto intervento e controllo dei dispositivi con personale pronto a rimuoverli o spostarli entro le 24 ore dalla segnalazione in caso di disservizio, abbandono o posteggio irregolare, pena la rimozione da parte del Comune con imputazione di penalità a carico del gestore.
Le linee guida approvate lo scorso 26 luglio in occasione dell’adesione alla sperimentazione della micromobilità elettrica dispongono che i monopattini elettrici possono circolare nelle zone 30, nelle strade a velocità limitata a 30 km/h e nelle piste ciclabili. Devono essere condotti esclusivamente da maggiorenni e minori in possesso della patente AM e possono viaggiare alla velocità massima di 20 km/h utilizzando il necessario limitatore di velocità.
I mezzi devono inoltre essere dotati di segnalatori acustici e il motore elettrico che li alimenta non può avere una potenza superiore a 500W. Possono essere parcheggiati nelle aree e negli stalli destinati alle biciclette e ai motoveicoli.
Da mezz’ora dopo il tramonto, per tutto il periodo di oscurità e di giorno, qualora le condizioni atmosferiche lo richiedano, i mezzi sprovvisti o mancanti dei dispositivi utili alla segnalazione visiva, non potranno essere utilizzati, ma solo condotti o trasportati a mano.
Dopo il tramonto del sole fino a mezz’ora prima del suo sorgere, inoltre, gli utilizzatori di monopattini avranno l’obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle autoriflettenti ad alta visibilità.
Nessun obbligo di indossare il casco nel corso dei propri spostamenti con questi dispositivi, ma un invito a farlo: si tratta di una buona misura di prevenzione.
“I monopattini elettrici in sharing si inseriscono all’interno di una sperimentazione che speriamo abbia successo perché crediamo fortemente che l’utilizzo di mezzi ‘puliti’ e del trasporto pubblico possa favorire la qualità della mobilità e dell’ambiente – spiega l’assessora alla Mobilità Maria Lapietra – . Questi dispositivi possono rappresentare una grande opportunità per muoversi agevolmente e in modo sostenibile e non vogliamo che il loro utilizzo possa trasformarsi invece in un pericolo e in un disagio: in strada c’è posto per tutti se ci si muove con buonsenso, rispetto e osservando le regole. Per questo, d’intesa con i gestori e la Polizia municipale – conclude l’assessora – dal prossimo mese di gennaio intendiamo proporre dei corsi di guida sicura ed educazione stradale che istruiscano i partecipanti al buon utilizzo di questi mezzi”.