Potremo adeguare la velocità della nostra auto, o la stessa lo farà autonomamente, per raggiungere il semaforo nel momento in cui scatta il verde, così come potremo essere avvertiti prima di violare il rosso, o addirittura quando un altro veicolo è a rischio di farlo coinvolgendoci in un incidente.
Soluzioni rese possibili dall’utilizzo di tecnologie e applicazioni – come già succede per la priorità riservata ad ambulanze, mezzi della polizia e di soccorso o quando riceviamo in tempo reale informazioni su parcheggi, traffico e indicazioni sul percorso migliore – che consentono uno scambio di dati efficace tra veicoli e veicoli o tra veicoli e infrastrutture, attraverso l’utilizzo di sistemi intelligenti di trasporto.
Alcuni di questi servizi sono stati implementati nell’ambito del progetto C-Roads Italy 2, grazie a test pilota svoltisi anche a Torino e i cui risultati, al pari di quelli del gemello C-Roads Italy 3, sono stati presentati oggi a Verona nel corso dell’evento conclusivo : “I sistemi C-ITS applicati alla mobilità urbana e autostradale”.
La nostra città, insieme a Verona e Trento, era stata individuata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) come partner nel progetto e sede dove integrare le soluzioni tecnologiche, grazie alla consolidata esperienza nella gestione di servizi e sistemi intelligenti di trasporto per la mobilità urbana.
Grazie a “C-Roads Italy 2”, Torino ha potuto estendere la propria infrastruttura con i “sistemi cooperativi ITS” (Cooperative ITS) e sperimentare servizi altamente innovativi, che facilitano la condivisione di informazioni in tempo reale tra la Centrale della Mobilità e i veicoli connessi su strada, a beneficio di una maggiore sicurezza stradale di tutti coloro che si muovono in città.
Il progetto, il cui coordinamento tecnico e operativo era in capo a 5T, società in-house della Città di Torino che gestisce la Centrale della Mobilità e dell’Infomobilità cittadina, ha permesso, tra l’altro, l’implementazione del servizio GLOSA (Green Light Optimal Speed Advisory) con il posizionamento di nuove antenne agli incroci di alcuni assi viari e di valutarne le perfomance e gli impatti sui flussi di traffico e di sperimentare servizi altamente innovativi, che faciliteranno la condivisione di informazioni in tempo reale con i veicoli connessi su strada indirizzandoli su assi alternativi in occasione di eventi che possano perturbare la viabilità e a beneficio di una maggiore sicurezza stradale di tutti coloro che si muovono in città.
I progetti C-Roads Italy 2 e C-Roads Italy 3, coordinati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il supporto di North Italy Communications quale project management, sono co-finanziati dalla Commissione Europea attraverso il programma Connecting Europe Facility (CEF), e hanno l’obiettivo di studiare, implementare e testare, in condizioni reali di traffico autostradale e urbano, i sistemi C-ITS (Cooperative Intelligent Transport Systems).
I sistemi C-ITS permettono uno scambio di dati, attraverso tecnologie wireless, tra elementi e attori del sistema di trasporto, ovvero tra veicoli (V2V) e tra veicoli e infrastruttura (V2I), consentendo un miglioramento significativo della sicurezza stradale, dell’efficienza del traffico e del comfort di guida, aiutando il conducente a prendere le decisioni ottimali e adattarsi alle situazioni di traffico reali, attraverso una serie di messaggi (casi d’uso), facenti parte dei servizi “Day1” e “Day1.5”, definiti dalla Commissione europea, che arrivano direttamente a bordo veicolo.
I progetti C-Roads Italy 2 e C-Roads Italy 3, sono inquadrati nell’ambito della Piattaforma europea “C-Roads” al cui interno sono presenti 16 Stati membri (Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia, Olanda, Grecia e Italia) e due Paesi non UE, Regno Unito e Norvegia. L’obiettivo principale della “C-Roads Platform” consiste nella definizione e armonizzazione dei requisiti funzionali, tecnici e organizzativi volti a garantire l’interoperabilità dei servizi C-ITS nel settore stradale tra i vari progetti pilota nazionali in tutta Europa a essa collegati.
Il dibattito odierno ha evidenziato e validato i progressi raggiunti, oltre ad anticipare le prossime sfide legate alla mobilità interconnessa e ai vantaggi raggiungibili in termini di migliore sicurezza stradale, maggiori efficienze dei trasporti, ridotti consumi energetici e minori effetti negativi sull’ambiente.
Una sfida collegiale che deve passare ora rapidamente dalla fase di sperimentazione a quella di esercizio e che vede gli operatori e le imprese italiane in prima linea a livello continentale per fornire servizi ad alta innovazione a chi viaggia in autostrada, ma anche a chi si muove all’interno dei centri abitati.
Il tutto per garantire agli utenti una maggiore informazione, coordinando ed efficientando le diverse realtà pubbliche e private coinvolte e coinvolgibili, non dimenticando anche i possibili benefici economici che possono derivarne per il mercato interno e a vantaggio di una maggiore competitività italiana.