Primo posto per il Comune di Torino tra i comuni capoluogo delle città metropolitane che hanno partecipato all’Avviso “MaaS4Italy” promosso in collaborazione tra il Ministro per l’innovazione tecnologica e la Transizione Digitale (MITD) – Dipartimento per la trasformazione digitale (DTD) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) e finanziato con risorse del Fondo Complementare al PNRR. L’annuncio è stato dato in occasione del convegno “MaaS4Italy: in Italia il futuro è Mobility as a service”, organizzato da TTS Italia a Roma
I progetti “Pilot MaaS” e “Living Lab CCAM” presentati dal Comune di Torino e con il supporto e il coordinamento di 5T, società in-house che gestisce sistemi di smart mobility per conto dell’amministrazione, hanno ottenuto il massimo dei voti in entrambe le valutazioni, accedendo al finanziamento di 2 milioni e 500mila euro per il primo (e con risorse aggiuntive fino a 800mila euro per la digitalizzazione del trasporto pubblico), insieme a Firenze e Bari, e di 7 milioni di euro per il secondo, unica Città a ricevere il finanziamento.
Grazie a queste risorse, Torino potrà testare alcune nuove soluzioni MaaS (Mobility as a Service) particolarmente evolute per l’area metropolitana torinese: da una parte si investirà nella digitalizzazione dei servizi di mobilità (in particolare il trasporto pubblico) che saranno integrati con la piattaforma nazionale proposta dal Ministero e dall’altra si incentiveranno i cittadini verso modi nuovi di muoversi, più smart, più sostenibili e più digitali attraverso l’uso di voucher, sconti e cashback.
“E’ la notizia che aspettavamo – commenta l’assessora alla Transizione ecologica, ai Trasporti e alla Viabilità Chiara Foglietta – . Con immenso piacere abbiamo appreso che verrà finanziato sia il progetto pilota Maas che il Living lab per cui avevamo inviato la candidatura a giugno. I fondi ci permetteranno di realizzare importanti sperimentazioni a Torino per favorire una mobilità più smart. Col MaaS si punta all’interoperabilità dei sistemi di trasporto, a un concetto di mobilità che integra il trasporto pubblico e privato, rendendoli accessibili attraverso un unico canale. Un passo in avanti davvero importante verso una mobilità sostenibile.”
Il pilot MaaS coinvolgerà diversi operatori di mobilità attivi in città: in primis, GTT per il ruolo principale che il servizio di trasporto pubblico ha nell’offerta di Mobility as a Service e poi tutti gli altri servizi di mobilità (ad esempio sharing mobility, treni, parcheggio e taxi).
I servizi Maas non interesseranno solo la città ma copriranno diversi ambiti geografici: quello metropolitano e regionale per i cittadini che si muovono sul territorio piemontese, quello interregionale, con particolare riferimento a fenomeni di pendolarismo tra Torino e Milano, e infine nazionale per coloro che viaggiano per lavoro o turismo sul territorio nazionale.
Su questo aspetto, è stata fondamentale la collaborazione già siglata nell’ambito del protocollo di intesa tra Città di Torino, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e Agenzia Mobilità Piemontese per iniziative coordinate di digitalizzazione del trasporto pubblico e MaaS.
Per quanto riguarda invece il Living Lab, il progetto realizzerà un’esperienza diffusa in città focalizzata sulle soluzioni innovative di mobilità cooperativa, connessa ed autonoma, rafforzando il percorso già avviato nel settore grazie al programma Torino City Lab e le recenti iniziative lanciate dalla Casa delle Tecnologie CTE-Next.
Il Living Lab si svolgerà sul circuito urbano che il Comune di Torino aveva già sperimentato con l’iniziativa “Torino Smart Road”, in un’area di test unica in Italia, in grado di abilitare esperienze e casi d’uso diversificati, in contesto di traffico aperto e condizioni reali.
L’obiettivo è di far avanzare la ricerca applicata all’impiego di soluzioni CCAM (Cooperative, connected and automated Mobility) in un contesto urbano, dal livello prototipale al livello consolidato in un ambiente reale e operativo. Si misurerà anche l’impatto ambientale e sociale del Living Lab, misurando la riduzione delle emissioni di Co2 legate alla riduzione del traffico e ad un maggior utilizzo del trasporto pubblico e l’impiego di mezzi green. Dal punto di vista sociale, si monitorerà il miglioramento della sicurezza stradale e delle prestazioni per automezzi speciali (es. ambulanze, mezzi d’emergenza connessi).
I due pilot saranno avviati nella seconda metà del 2023 con un orizzonte temporale di 3 anni.