di Eliana Bert
La Giunta Comunale nella seduta odierna, su proposta degli assessori Claudio Lubatti e Stefano Lo Russo, ha approvato il riesame e la nuova pianificazione dello studio di fattibilità della linea 2 della metropolitana.
La linea 2 attraverserà la città da Nord a Sud, permetterà l’interscambio con il passante alle stazioni Rebaudengo e Zappata, raccorderà i flussi di traffico della statale 11 con il nodo di scalo Vanchiglia, incrocerà la linea 1 della metro e raggiungerà a Sud corso Marche.
Tutto ciò, con il funzionamento integrato a regime del passante ferroviario, faciliterà l’utilizzo del sistema di trasporto pubblico e incrementerà l’accessibilità urbana in particolare intorno alle stazioni.
“Il tratto di linea 2 da Rebaudengo allo scalo Vanchiglia – ha commentato l’assessore Lo Russo – rappresenta una grande opportunità di riqualificazione urbana della zona Nord di Torino e il riutilizzo della trincea ferroviaria dismessa, con la sua copertura, è un’occasione per “ricucire” due parti di Città fino a oggi separate”.
“La mobilità della città oggi – ha aggiunto l’assessore Lubatti – rappresenta in modo esplicito la rivoluzione culturale che è in corso sulla nuova disponibilità all’utilizzo del mezzo pubblico. Creare le condizioni con infrastrutture efficienti per offrire alla città una vera alternativa al mezzo privato è un obiettivo di questa amministrazione”.
Questi indirizzi sono contenuti nel documento programmatico della variante n. 200 al PRG, il cui elemento innovativo è l’approccio integrato tra il tema delle infrastrutture e quello della riqualificazione e dello sviluppo. Una grande occasione di “valorizzazione territoriale” nelle aree di Barriera di Milano e Regio Parco.
Considerato che la realizzazione della linea 2 è un elemento imprescindibile per la trasformazione urbanistica, è indispensabile che il progetto viaggi di pari passo con la verifica delle possibili fonti di finanziamento e dei tempi di avvio e ultimazione dei lavori.
La situazione economico finanziaria degli ultimi anni, la conseguente scarsa propensione agli investimenti dei privati e la ridotta disponibilità di investimenti pubblici impongono una revisione della realizzabilità della linea che modifica leggermente il tracciato per facilitare di più l’interscambio con la Linea 1, riprogramma la tempistica dei lotti di intervento e valorizza il patrimonio ferroviario esistente.
Il nuovo scenario che si intende prospettare prevede la trasformazione del tratto di linea 2 previsto tra lo scalo Vanchiglia e la stazione ferroviaria Rebaudengo in un ramo di ferrovia che, sfruttando il trincerone tra via Sempione e via Gottardo e prevedendo l’utilizzo di convogli adatti a viaggiare nel Passante Ferroviario, consentirebbe di collegare l’area nord della città con le stazioni di Porta Susa e Porta Nuova e con Dora e Zappata quando saranno ultimate. Questa soluzione, che consentirebbe un ripensamento sull’avvio dell’intervento, prevederebbe in ogni caso la copertura del tratto Vanchiglia-Rebaudengo con la realizzazione in superficie del parco lineare come previsto nel disegno della variante 200”.
Questo può essere considerato il primo lotto della linea 2 e l’attivazione di questa tratta, a fronte di un investimento iniziale più sostenibile anche per un intervento pubblico, incentiverebbe i primi investimenti privati destinati all’attuazione delle trasformazioni previste nella variante.
Il secondo lotto della Linea 2, intesa come linea di metropolitana, dovrebbe essere realizzato tra lo scalo in prossimità del cimitero Parco e la stazione Zappata, con l’obiettivo di collegare la zona sud con le linee del Servizio Ferroviario Metropolitano. E’ inoltre opportuno valutare la possibilità di connettere questo lotto (con una tratta ulteriore) con piazza Caio Mario, creando le condizioni per un agevole interscambio con la linea 4 e le numerose linee di trasporto extraurbano che transitano in quest’area.
L’incarico per questa revisione dello scenario sarà affidato alla società InfraTO (per le precedenti esperienze acquisite sulla Linea 1) che si potrà avvalere della collaborazione dell’Agenzia per la Mobilità e di quella della società RFI, per valutare gli aspetti tecnici relativi all’ immissione dei convogli nel Passante Ferroviario e alla disponibilità di spazi per il transito nelle gallerie esistenti.