La Giunta Comunale, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, ha approvato il progetto di recupero e rifunzionalizzazione, con cambio di destinazione d’uso in deroga da ex Convitto/servizio pubblico a destinazione terziaria, di parte del complesso edilizio dismesso dell’Istituto Buon Pastore, sito in corso Principe Eugenio 18 angolo via Moris.
Il complesso, realizzato in varie fasi tra il 1847 e il 1909 ad opera di un ordine di suore con il fine di ospitare ragazze disagiate ed abbandonate, è posto nel grande isolato triangolare compreso tra corso Regina Margherita, corso Principe Eugenio e corso Principe Oddone. In seguito ad alterne vicende, tra cui i bombardamenti della seconda guerra mondiale, un incendio, e la trasformazione in una Opera Pia, dal 1977 l’istituto venne definitivamente chiuso. Alcuni padiglioni sono oggi occupati dagli uffici regionali, mentre l’edificio storico oggetto dell’intervento è da allora abbandonato e, insieme al giardino centrale purtroppo da tempo inaccessibile, rappresenta un punto critico in un luogo di grande potenzialità per la città, cerniera spaziale e funzionale tra la zona centrale aulica della Città e il tessuto urbano a nord.
Dal 2021, in seguito ad asta pubblica della Città, l’immobile risulta oggetto di concessione/diritto di superficie 99ennale; già nello stesso bando di gara, la Città citava la possibilità di avanzare eventuale richiesta di deroga al PRG per le destinazioni d’uso ai sensi della legge 106, ipotesi che con questa delibera prende definitivamente forma.
Dichiara l’assessore Paolo Mazzoleni: “Con questo intervento un’area storica e centrale della città torna attiva. La deroga al PRG permette di dare nuova vita a un edificio storico di qualità, rispettandone i caratteri architettonici e senza consumare nuovo suolo: un’importante azienda italiana insedierà così in città il proprio quartier generale, con una importante ricaduta positiva in termini economici, di valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, di riqualificazione urbana, ma anche di fruizione di spazi verdi per i cittadini: elemento fondamentale del progetto è infatti la risistemazione e il restauro, in parte a scomputo degli oneri e in parte a cura e spese del proponente, del giardino pubblico centrale del complesso Buon Pastore e la sua riapertura al pubblico. Oltre al valore intrinseco del recupero di un edificio abbandonato, viene finalmente restituito alla città uno spazio verde vivibile in una zona che ne ha particolarmente bisogno.”
La delibera sarà sottoposta all’approvazione del Consiglio Comunale e sarà discussa nelle prossime sedute.