Torino, Moncalieri, Rivoli e Settimo Torinese ospiteranno da giovedì 20 a sabato 22 ottobre la 1ª edizione del Social Festival Comunità Educative ‘Ci vuole una città per fare una scuola’ una tre giorni dedicata all’educazione e alla scuola, con workshop, focus, laboratori e dialoghi che approfondiranno i temi dell’educazione e della cura nella prima infanzia, dell’orientamento alle scelte di vita, del protagonismo dei giovani, dell’inclusione scolastica, del contrasto alle povertà, dell’utilizzo dei social in un’ottica più educativa e attiva.
Scuola ed educazione da sempre svolgono una funzione decisiva nella formazione e nell’inclusività delle alunne e degli alunni: in classe ogni giorno entra il mondo nella sua bellezza e varietà, ragazze e ragazzi acquisiscono gli strumenti atti a costruire il proprio futuro, per comprendere e sviluppare a fondo le proprie potenzialità. Al fine di creare la vera e propria ‘comunità educativa’, si intende proseguire nella creazione di un sodalizio tra scuola e territorio in cui collaborano servizi educativi, sociali e sanitari, culturali e di partecipazione, di concerto con il Terzo settore le reti della società civile.
Per questo motivo si è colta la sfida di riunirsi e confrontarsi su quale sia lo stato attuale di questa relazione e su come si intende potenziarla. Il Social Festival è promosso da Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo con la direzione scientifica della rivista Animazione Sociale.
Sul tema della comunità educativa sarà incentrato l’evento di apertura, la prima seduta plenaria che si terrà giovedì 20 ottobre alle ore 9:00 al cinema Ambrosio, corso Vittorio Emanuele II, 52 a Torino. In chiusura si svolgerà un’ulteriore seduta plenaria sabato 22 ottobre alle ore 9:00 (sempre al cinema Ambrosio) e una tavola rotonda dalle 15 alle 17 nell’auditorium della Città Metropolitana, corso Inghilterra 7 – Torino con autorevoli esperti e policy makers che metteranno in evidenza le priorità perché la Città tutta possa essere educante, capace di prendersi cura, aperta nel creare opportunità di qualità per tutti e tutte, volano per le potenzialità delle persone e delle comunità che la abitano.
Gli incontri, arricchiti dal contributo di oltre 120 relatori, saranno diffusi sul territorio cittadino e su tre comuni della cintura: per Torino Polo del ‘900, Accademia Albertina, Circolo dei Lettori, Palazzo Cisterna, Archivio di Stato, Centro studi Sereno Regis, Cesedi, IC Tommaseo, liceo Gioberti, Scuola Centro Civico, liceo Albert Einstein, I.T.I.S. Avogadro, Scuola Holden, le biblioteche civiche di Moncalieri e Settimo Torinese, Castello di Rivoli.
Il Festival prosegue anche nelle ore serali con due momenti conviviali ‘A cena con gli scrittori’, giovedì 20 ottobre al Centro commensale Binaria in Borgo San Paolo con gli autori Laura Marzi e Fabio Geda e venerdì 21 ottobre all’osteria Al Cecchi, con Vanessa Roghi e Simone Giusti.
“Educazione è sinonimo di confronto, dialogo, formazione continua, studio e concretezza. La Città di Torino porta avanti con orgoglio una lunga storia di città educativa, capace di sperimentare e mettersi in discussione e di interpretare le sfaccettature dell’educazione. Ecco perché abbiamo voluto questa tre giorni: perché sentiamo la necessità di continuare a formarci e di tornare a incontrarci e di farlo con più persone possibili. Perché la scuola riguarda ciascuno di noi” sottolinea l’Assessora alle Politiche educative della Città di Torino Carlotta Salerno.
“Per le ragazze e i ragazzi che smettono di andare a scuola, siamo impegnati ad attivare processi di orientamento e ri-orientamento specifici, per una scuola che valorizzi a pieno le potenzialità di ciascuno, per far ritrovare la fiducia e portare avanti i percorsi scolastici. Nella scuola secondaria di primo grado bisogna far di più e meglio per accompagnare i nostri studenti nella scelta appropriata della scuola secondaria di secondo grado. La sfida oggi è il coinvolgimento degli insegnanti. Un obiettivo molto ambizioso ma contiamo di farcela lavorando tutti insieme come comunità educante” dichiara Caterina Greco, Consigliera delegata all’Istruzione e al Sistema educativo della Città Metropolitana di Torino.
“La Fondazione Compagnia di San Paolo considera l’educazione come un percorso che abbraccia tutto l’arco della vita della persona. Per questo serve una scuola più agile che si sappia muovere sul fronte dell’innovazione e stimoli le creatività dei singoli e occorrono comunità educanti che generino alleanze, che sostengano il senso di appartenenza ai territori e tra le persone. Lavoriamo quindi per progettare macro-interventi per promuovere “la Città dell’Educazione” con l’ambizione di fare dell’educazione una delle leve di sviluppo a lungo termine per l’intero territorio. La nostra Fondazione promuove, per queste ragioni, il primo Social Festival Comunità educative come primo passo per realizzare il sogno di contribuire a costruire una Città che investe sul suo futuro insieme ai bambini e alle bambine, ai giovani e alle nuove generazioni” afferma Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo.
“Gli insegnanti, come tutte le categorie di lavoratori, in questo momento di continuo cambiamento, sono obbligati ad aggiornarsi, rimettersi in gioco e adattarsi a nuovi contesti e a nuove esigenze. La nostra scuola, per fortuna, arriva pronta: si parla di educazione psicomotoria, di apprendimento cooperativo, d’inclusione dagli anni Settanta; di collaborazione con le altre istituzioni, con il terzo settore e con il mondo del lavoro dagli anni Ottanta/Novanta; e ancora fino ad oggi. Non a caso, durante la pandemia i nostri docenti sono riusciti a inventarsi un nuovo modo d’insegnare prima con la didattica a distanza (DAD) e poi con la Didattica digitale integrata (DID). Quello che serve loro è, invece, ritrovare la riconoscibilità sociale del loro importante ruolo che ormai da anni è venuta sempre meno” dichiara Stefano Suraniti, Direttore Ufficio Scolastico Regionale.
“In questo delicato momento storico la scuola deve tornare al centro di un rinnovamento pedagogico e culturale, lo stesso che negli Anni ‘70 e ‘80 del Novecento, grazie all’impegno dell’Amministrazione cittadina, ha permesso la costruzione e l’esportazione
dell’idea di Città educativa” precisa Lorenza Patriarca, Presidente V Commissione Istruzione del Comune di Torino.
“La “comunità educativa” implica la collaborazione di insegnanti, educatori professionali, assistenti sociali, operatori sanitari, culturali e sportivi e cittadini attivi. Tutti sono importanti per supportare i cammini scolastici più fragili e per creare una città inclusiva, capace di guardare con fiducia al futuro. Sappiamo dall’Istat che negli ultimi 10 anni la povertà assoluta è raddoppiata nel Paese, ma è triplicata per bambini e giovani. E spesso c’è una sovrapposizione drammatica tra povertà economica e povertà educativa. Mai come oggi, serve una molteplicità di iniziative e di alleanze tra la scuola e la città” afferma Francesco D’Angella, rivista Animazione Sociale.
Tutte le sessioni sono gratuite e aperte alla cittadinanza. Il programma e il modulo di iscrizione sono disponibili sul sito www.socialfestival-comunitaeducative.it