di Gino Strippoli
E’ stato inaugurato solamente tre mesi fa ed è già riscuote un successo di pubblico il Museo Ettore Fico di Torino, di via Cigna 114. Sono oltre 250 le opere esposte – arrivano quasi tutte da collezioni private – dell’artista biellese. Questa mattina la V Commissione Cultura della Città, ha voluto far visita al Museo, oltre che per apprezzare le opere dell’artista, per vedere come la struttura si inserisce in un contesto sociale di grande interesse e di notevole vivacità multietnica. Il MEF si trova nella zona Urbana di Spina 4, attualmente al centro di un vasto programma di riqualificazione. E’ il primo museo che si incontra entrando in città per chi proviene da Milano, Vercelli.
I visitatori non trovano solo le opere di Ettore Fico, ma è proposta un ‘offerta culturale a carattere internazionale attraverso la realizzazione di mostre, eventi, seminari, tavole rotonde e incontri, volti a interessare un vasto numero di persone attente all’arte moderna e a quella contemporanea, senza però escludere incursioni nell’arte antica.
La programmazione espositiva, attraverso tre mostre tematiche annuali, si articola su più livelli: il primo dedicato a rassegne monografiche di grandi maestri o collettive a carattere storico didattico; il secondo a progetti con artisti contemporanei che intervengono direttamente negli spazi del museo; il terzo livello vede dialogare differenti discipline artistiche come moda, design e cinema.
L’immobile che ospita il Museo Ettore Fico è parte di un complesso industriale che ha subito negli anni significative trasformazioni. “Il progetto architettonico – ricorda il direttore Andrea Busto – è stato realizzato da Alex Cepernich. E’ stato curato in modo particolare lo studio e la valorizzazione dell’illuminazione naturale e artificiale e i relativi sistemi di modulazione e gestione della luminosità più adatta alla fruizione museale”.
Un’ area educativa è riservata per le attività destinate alla scuola e al coinvolgimento attivo degli studenti nelle fasi di lettura delle opere d’arte e la stimolazione del pensieri critico e creativo. Lo spazio e il tempo del laboratorio offrono l’opportunità di lasciare sedimentare le nuove conoscenze immergendosi nell’appassionante fase del fare e del capire.
Fino all’8 febbraio saranno in esposizione le 250 opere realizzate tra il 1930 e il 2004 da Fico, con gli aspetti più inediti e di ricerca del percorso del Maestro. Inoltre uno spazio è stato riservato a due giovani artisti Alis –Filliol, che con le loro opere ben dialogano con quelle di Fico, tanto da creare un ponte tra pittura e scultura, tra moderno e contemporaneo. Dal 1 marzo fino al 28 giugno il Museo ospiterà Plastic Days una mostra che offrirà un ricco percorso multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare la storia di un materiale che ha segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudine quotidiane.