Raccoglierà le istanze dei cittadini in termini di qualità urbana, tutela del paesaggio, diffusione di tecnologie innovative, in un dibattito costante con l’Amministrazione Comunale. L’Urban Center di piazza Palazzo di Città, costituitosi nei primi anni duemila, si appresta a diventare un polo interdisciplinare di dibattito e riflessione sul futuro della città. Nelle intenzioni dovrà diventare un vero e proprio ‘laboratorio urbano’ chiamato ad ascoltare e coinvolgere i cittadini.
Al centro delle attività sarà il dialogo puntuale sui temi della trasformazione urbana, sociale, economica dell’area metropolitana. Con incontri, convegni e rassegne che forniranno sempre nuovi elementi di dibattito. A queste attività si affiancheranno quelle ordinarie, come l’informazione diretta attraverso un portale, le visite guidate e la partecipazione ai bandi europei come sostegno delle attività e sviluppo delle relazioni a livello locale, nazionale e internazionale.
Con la decisione approvata oggi dalla Giunta comunale, su proposta della sindaca Chiara Appendino e del vicesindaco Guido Montanari, confluiranno in un’unica associazione l’Urban Center metropolitano, Torino Internazionale, la Fondazione Torino Smart City per lo sviluppo sostenibile e in un prossimo futuro Contrada Torino onlus, soggetti giuridici che insieme potranno estendere la sfera di attività dell’ente, in un contesto le cui linee di accorpamento sono state condivise con la Compagnia di San Paolo, storicamente impegnata a supportare le agenzie strategiche della Città.
“L’Urban Lab – spiega il professor Montanari – avrà il compito, operando attraverso un approccio ‘terzo’ di promuovere l’informazione e il dibattito su azioni, progetti e iniziative di trasformazione e riqualificazione urbana, di elaborare azioni di carattere culturale, ambientale ed energetico, di promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e ai progetti della Pubblica Amministrazione, anche attraverso la diffusione di tecnologie innovative, l’innovazione e la digitalizzazione dei servizi comunali, lo sviluppo di Torino e dell’area metropolitana verso un modello urbano più sostenibile e intelligente”.
Per diventare operativa, la deliberazione approvata oggi, dovrà ottenere l’avallo del Consiglio Comunale.