di Mauro Marras
Una foresta urbana capace di assorbire polveri e CO2 e far respirare l’intera città, ombreggiando e rinfrescando vie e palazzi e offrendo ai cittadini spazi di vita nella natura. Un sogno che potrebbe trasformarsi in realtà.
Città e ministero per l’Ambiente – Comitato per lo sviluppo del verde pubblico hanno firmato oggi a Novara un protocollo d’intesa per “lo sviluppo di un’Infrastruttura Verde attraverso contributi e compensazioni ambientali”: l’obiettivo comune è di definire una strategia di sviluppo e valorizzazione dell’infrastruttura verde e degli annessi servizi ecosistemici –cattura di acque piovane e polveri sottili, sequestro di carbonio, ombreggiamento e rinfrescamento -, prevedendo inoltre lo sviluppo di metodi per la gestione di contributi ambientali. Per la Città di Torino era presente per la firma l’assessore all’Ambiente, Alberto Unia.
Si tratta di una valorizzazione dell’infrastruttura verde sia ambientale – con riferimento alla rete ecologica territoriale, la conservazione della biodiversità delle aree ambientali e agricole, la riduzione del consumo di suolo, l’adattamento e mitigazione del cambiamento climatico – sia sociale – in termini di salute pubblica, riduzione dell’inquinamento, la fruizione del verde, i servizi culturali, – sia economica – di occupazione attraverso recupero delle aree dismesse, servizi innovativi, sviluppo dell’agricoltura urbana.
E’ prevista l’adesione della Città Metropolitana e di Regione Piemonte, partner essenziali nell’esecuzione del protocollo, non appena conclusi i rispettivi iter amministrativi. Il protocollo ha una durata di 36 mesi.
In questo lasso di tempo le iniziative in corso nell’area metropolitana di Torino, a cominciare dal progetto Corona verde, costituiranno un banco di prova anche della strategia che il Comitato – costituito con l’approvazione della legge 10/2013 – sta elaborando: un piano nazionale per lo sviluppo del verde. Il lavoro che Torino sta attuando sulle sue aree verdi e le strategie di cui si dota assumono il valore di buona pratica nazionale e per questo motivo si è concentrato su di esso l’interesse del ministero.
“Il nostro obiettivo è di dotare la città di un insieme complesso di infrastrutture verdi che mettano in rete le aree verdi già esistenti, il verde verticale e gli interventi volti a mitigare l’impatto dei mutamenti climatici che interessano il territorio metropolitano e così salvaguardare e migliorare la qualità della vita dei cittadini”, ha dichiarato l’assessore Alberto Unia.
Ad oggi, a Torino ci sono circa 47 chilometri quadrati di aree verdi pubbliche e private, oltre 50 mq per abitante, il 35% percento della superficie comunale. Tempo massimo di percorrenza per raggiungere un’area verde ricreativa per oltre 90% dei cittadini, 5 minuti; 110mila alberi in ambito urbano (di cui 15 riconosciuti come monumentali), 50mila in collina.