Proseguono a ritmo serrato gli incontri con i rappresentanti delle associazioni e degli ordini professionali e i singoli cittadini, chiamati con il loro patrimonio di sapere dall’Assessorato all’urbanistica a condividere proposte in margine alla revisione del Piano regolatore, varato nel 1995 e a cui sono legate le 500 varianti effettuate dall’Amministrazione comunale nell’arco di ventitré anni per venire incontro alle necessità di una città in costante trasformazione: “Nel rendere attuale e coerente lo strumento urbanistico al dinamismo della città, il nostro obiettivo è superare gli elementi di obsolescenza, assecondando le direttrici di una città che conferma le vocazioni produttive manifatturiere e del terziario, aprendosi alla formazione universitaria, all’ambiente e alla ricerca, al commercio, incoraggiando il turismo e il loisir – ha spiegato il vicesindaco Guido Montanari alla rappresentanza dei 3500 geometri del Collegio professionale, riuniti alla GAM –. Il nostro impegno è votato alla rigenerazione urbana nel rispetto della tradizione architettonica della città, guardando al traguardo del 2030 senza più consumo di suolo, ma al riuso degli edifici dismessi, alle ristrutturazioni che sappiano incorporare sostenibilità ambientale ed energetica, con lo sviluppo della mobilità dolce e di una rete efficiente di trasporti pubblici. E’ una città che dovrà soddisfare le esigenze dei giovani e quelle della popolazione anziana”.
Un portale aggiornato in tempo reale – www.torinosiprogetta.it – svolge il compito essenziale di informare a passo a passo la cittadinanza circa il dibattito innescato.
Snellire le procedure telematiche delle circa 14mila pratiche edilizie annue, azzerando i margini di errore, in una chiave condivisa di norme coerenti con gli enti territoriali locali, in aggiornamento costante con i funzionari di Palazzo Civico – anche con tutorial sul canale You Tube della città – è una tra le novità emerse dal dialogo nella sala conferenze di via Magenta, insieme alle questioni legate al “conto termico”, ovvero all’efficientamento energetico degli edifici pubblici e di quelli privati, alla creazione di maxi parcheggi per le biciclette al di fuori delle stazioni ferroviarie.
In un clima di dialogo costruttivo, il professor Montanari ha riassunto l’impegno di questi venti mesi: “Abbiamo contato oltre 2mila pratiche edilizie in più nel 2016 e nel 2017 rispetto alle 13mila del 2015, un milione e mezzo di metri quadrati di trasformazioni urbane approvate sui 4 milioni complessivamente disponibili, duecentomila metri quadrati su cui si è operato avvalendosi della legge 106/2011, sette medie strutture commerciali di vendita, due delle quali in sostituzione, oltre ai 300mila metri quadrati interessati dalla nuova Città della salute sono indicatori consistenti – ha proseguito il responsabile delle politiche urbanistiche -. Il Comune ha peraltro portato a compimento già numerose azioni, ad esempio l’avvio dei progetti come il recupero di Torino Esposizioni da destinare al Politecnico, di studentati, residenze socioassistenziali, per la trasformazione di siti industriali dismessi, come le ex Ogm in Borgo Aurora e per aree di trasformazione in città, oltre a operare con il Demanio per l’ottimizzazione delle caserme a beneficio della collettività, con la costruzione di una cittadella della Pubblica Amministrazione in piazza Rivoli”.
E’ una vera e propria consultazione capillare quella incominciata con l’Ordine degli architetti alla scuola Holden, proseguita con gli ingegneri, con i ricercatori dell’Ires e i docenti del Politecnico, con gli agronomi, con i geologi e ieri sera con il Collegio dei geometri, giudicato dagli stessi professionisti lusinghiero, in quanto “modello di un nuovo corso nei rapporti tra professionisti e Pubblica Amministrazione”. In agenda nei prossimi giorni l’incontro con la filiera delle costruzioni, aperta agli associati Aniem, all’Ance e ai rappresentanti delle organizzazioni degli agricoltori.