di Luisa Cicero
Il numero di novembre di Bell’Italia dedica la copertina e un bel servizio alla città di Torino. Questa sera, alla presenza dell’assessore alla cultura, Maurizio Braccialarghe, il mensile è stato presentato nello ‘spazio zero’ della Mole Antonelliana.
L’articolo, tredici pagine corredate di belle immagini e interessanti informazioni, è stato curato dalla giornalista torinese Rosalba Graglia. Le abbiamo fatto tre domande.
Un servizio su Torino per accompagnare i turisti alla scoperta della città sabauda, sempre più contemporanea. Com’è nata l’idea?
L’idea del servizio è raccontare quella che si potrebbe definire una “corona di delizie contemporanee” che abbraccia il cuore storico, barocco e regale della città. Con il fotografo Gabriele Croppi abbiamo seguito un itinerario che disegna una specie di arco attorno al centro, dal Campus Einaudi di Norman Foster alla Nuvola Lavazza, il Mef, Porta Susa e il Grattacielo di Renzo Piano, la spina e le fondazioni dell’arte contemporanea- Sandretto, Merz – per poi finire idealmente con il Lingotto, dove tutto il percorso di riconversione ex-fabbrica/luogo di cultura è cominciato, trent’anni fa.
Novembre a Torino è il mese dedicato delle arti contemporanee, un’attrattiva per il lettore-viaggiatore?
Certo. Inoltre la chiave interpretativa della Torino contemporanea sta nella riconversione di spazi industriali dismessi in spazi espositivi, centri pubblici, “restituiti” ai cittadini. Una concretizzazione anche fisica di quel processo di riconversione che sta trasformando la città da capitale dell’industria a capitale della cultura e dell’arte. E il tutto con una particolare attenzione alla sostenibilità, molto importante, e alla fruibilità degli spazi.
Quali sono le notizie da non perdere assolutamente nel suo speciale sulla nostra città?
Un paio di cose curiose: il fotografo, che non è torinese, è rimasto colpito dalla struttura della centrale del teleriscaldamento di corso Ferrucci, che sembra davvero una installazione d’arte. E, come testimonianza di quanto la città si muova, nonostante il servizio fotografico sia stato fatto lo scorso settembre, non ha potuto immortalare la nuova scultura Sintesi 59 davanti a Porta Susa…il nostro paesaggio urbano contemporaneo è davvero in divenire, e molto rapidamente…