Piano regolatore, inizia la fase due del lavoro

Si avvia alla conclusione Voci di Quartiere, la campagna di ascolto del territorio e dei portatori di interesse avviata dalla Città di Torino in collaborazione con Urban Lab per raccogliere elementi utili alla costruzione del nuovo piano regolatore generale.

Ad esaminare i primi risultati, questa mattina, in un incontro operativo svoltosi nella sede di Urban Lab è arrivata da New York l’urbanista Amanda Burden della Fondazione filantropica Bloomberg che ha messo a disposizione della Città di Torino la sua consulenza, senza costi per la città, rispetto al lavoro di ascolto propedeutico alla costruzione del nuovo piano regolatore e all’elaborazione del nuovo city branding. Con lei c’erano il sindaco Stefano Lo Russo, la vicesindaca con delega alle Famiglie Michela Favaro e l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni.

Dalla primavera scorsa e fino al 9 novembre la cargo bike del progetto “Voci di Quartiere” ha girato tutta la città da nord a sud con l’intento di raccogliere le opinioni di tutti coloro che abitano, studiano e lavorano a Torino, per conoscere i modi in cui vivono ed usano la città, i loro desideri e le loro idee per migliorarla. Sono state raccolte più di 400 voci e, tramite un sondaggio online, oltre 1.900 risposte attraverso le quali i residenti hanno condiviso il livello di soddisfazione per la vita nel loro quartiere.

“Questa prima fase di lavoro – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – ci ha permesso di dare voce ai cittadini direttamente nei quartieri. Da questi risultati trarremo importanti riflessioni sui luoghi importanti per la vita della comunità e sulle priorità urgenti che chi vive nella nostra città ritenga vadano affrontate. Ora inizia la fase due del lavoro: la sfida sarà quella di trasformare questi risultati in passi attuabili per dare vita al nuovo piano regolatore”.

“Occorrerà lavorare su tre livelli – aggiunge l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni -. Il nostro primo obiettivo è quello di trovare modi efficaci per spiegare alle persone il lavoro sul futuro della città e il loro ruolo nel plasmarlo. Le informazioni che abbiamo raccolto saranno poi il punto di partenza per pianificare le politiche urbane per ciascun quartiere in base ai fattori chiave come gli spazi pubblici, il verde, la mobilità. Sebbene la pianificazione a lungo termine sia fondamentale, i cittadini si aspettano risultati tangibili a breve termine. Entro il 2025 identificheremo azioni per ciascun quartiere che in linea con gli obiettivi più ampi della città. Questi progetti saranno il punto di partenza nella costruzione del piano regolatore, dimostrando l’impatto delle politiche urbane nella quotidianità”.