Non fate il bagno nei due laghetti e nello stagno naturale della Pellerina, tenete i cani al guinzaglio, non gettate avanzi di cibo sulle sponde degli specchi d’acqua e, soprattutto, non abbandonate animali (nelle acque e negli spazi circostanti, vivono un migliaio di esemplari di tartarughe, di specie non autoctone).
Divieti e obblighi per i frequentatori della grande area verde del capoluogo piemontese, decisi dall’assessorato all’Ambiente della Città di Torino e dal Servizio Veterinario di Sanità Animale dell’Azienda Sanitaria To1 per ragioni igieniche e di salute.
Nei laghetti e nello stagno, in seguito ai risultati delle analisi effettuate dal Centro di Referenza Regionale Animali Esotici dell’Istituto Zooprofilattico di Torino e dal Centro Animali non Convenzionali del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università degli Studi di Torino, è stata infatti riscontrata la presenza di germi trasmissibili attraverso il contatto con le acque.
Per questo motivo la scelta, in via precauzionale, di invitare le persone ad evitare di bagnarsi, di non lasciare liberi i cani per impedire che si immergano in acqua, di non buttare cibo vicino alle sponde in modo da non richiamare animali, e, come detto, a rispettare l’articolo 10 del Regolamento comunale sulla “Tutela e il benessere degli animali in città”, che vieta espressamente di abbandonarne “qualsiasi tipo, sia domestico sia selvatico, sia appartenente alla fauna autoctona che esotica, in qualunque parte del territorio comunale, compresi giardini, parchi e qualsiasi tipologia di corpo idrico”.
Per avvisare i cittadini, una serie di cartelli informativi (che riportano obblighi e divieti) sono stati collocati lungo le sponde e nell’area circostante gli specchi d’acqua.