Una parte delle arcate, quelle a destinazione commerciale la cui concessione è appena stata definita, sta per essere restituita ai torinesi come luogo di incontro e di svago. Le altre, cioè quelle che ospiteranno attività associative e culturali, lo saranno a fine estate, quando sarà pubblicato anche il bando per la loro assegnazione.
Per l’assessore al Patrimonio, Gianguido Passoni, quella che si sta scrivendo in questi giorni è una pagina nuova nella storia dei Murazzi. “Ci siamo presi l’impegno – sottolinea Passoni – di far tornare a vivere questo luogo della città, di dargli un respiro nuovo e un’offerta che animi “i Muri” anche di giorno. Dopo una fase istruttoria, dopo i lavori preparatori della Conferenza dei Servizi, dopo aver iniziato e finanziato i lavori di manutenzione e di costruzione delle nuove infrastrutture tecniche, oggi accogliamo i nuovi assegnatari. Li accogliamo – spiega il responsabile delle politiche relative al patrimonio comunale – in un contesto di regole chiare e di impegni reciproci ben definiti. Ma – aggiunge Passoni – il percorso di recupero e restituzione alla cittadinanza dei Murazzi non è ancora completo: a settembre pubblicheremo un nuovo bando per le arcate a destinazione culturale e associativa che ci auguriamo abbia successo come quello appena concluso”.
“L’Amministrazione comunale – evidenzia l’assessore all’Arredo Urbano, Ilda Curti – ha elaborato uno strumento amministrativo utile a stimolare una nuova vocazione dei Murazzi e credo che si debba valutare positivamente questa prima parte del bando, anche alla luce della qualità delle proposte e la giovane età dei proponenti. A breve è previsto un secondo bando per la concessione dei lotti con vocazione culturale e associativa. Dopodiché penso che i Murazzi possano nuovamente proporsi come un luogo di sperimentazione, come avvenuto negli agli anni ’80. Le storie si rinnovano e si reinterpretano. La memoria è viva quando riesce ad interpretare la contemporaneità. Quello che vogliamo – sottolinea Curti – è che i Murazzi continuino a rappresentare, in forme nuove, la sperimentazione di nuove modalità di vivere la città da parte di tutti”
Torniamo al bando le cui procedure si sono appena concluse. Tra le attività che troveranno sede nei sei lotti di arcate assegnati vi sono il noleggio di imbarcazioni per la navigazione fluviale, l’affitto di biciclette elettriche, servizi di ristorazione, attività di intrattenimento e spettacolo, spazi di co-working e aule studio per studenti e professionisti, caffetteria con microtorrefazione, pizzeria e hamburgheria d’asporto.
Il bando di concessione ha definito, arcata per arcata, i lavori da effettuare, in modo da scongiurare per i concessionari sorprese successive all’assegnazione, che avrebbero potuto creare danni economici o contenziosi con l’amministrazione. La conoscenza dell’investimento necessario ha messo tutti nella condizione di valutare, ex ante, lo stato di fatto e la propria capacità di rendere sostenibile l’intervento (nel bando è stato specificato che il costo dei lavori sarà valutato economicamente sul pagamento del canone: vale a dire investimento TOT = dilazione versamento affitto fino ad ammortamento).
A servizio di tutti i concessionari e per rendere ambientalmente sostenibile l’area, l’Amministrazione ha deciso di realizzare, all’interno di una delle arcate, l’impianto di refrigerazione / riscaldamento e la centrale elettrica, così che i concessionari debbano soltanto allacciarsi pagando le utenze e non provvedere, ciascuno, a realizzare i propri impianti.
A settembre sarà pubblicato il bando sulle altre arcate a destinazione associativa e culturale. Per queste i criteri di selezione saranno conformi al Regolamento comunale sugli immobili pubblici per associazioni: valutazione del progetto, della sua qualità e dell’interesse collettivo. Per queste arcate conterà anche la proposta progettuale. Vincerà, insomma, chi presenterà il progetto migliore.