Sono iniziati venerdì scorso, 28 giugno, i lavori di demolizione in via Santhià 76 per realizzare il nuovo edificio scolastico che ospiterà la scuola secondaria di primo grado Norberto Bobbio costruita tra il 1964 e il 1966 su progetto degli ingegneri Filippo Simonetta e Renzo Toselli.
Il progetto, vincitore del concorso nazionale ‘Nuove scuole – Futura’ nell’ambito del PNRR, si pone l’obiettivo di garantire una didattica di qualità e innovativa, basata su nuove metodologie e tecnologie, in grado di stimolare la creatività e ponendo la crescita delle studentesse e degli studenti al centro di una prospettiva educativa orientata al futuro.
Il piano di intervento, coordinato dal Servizio Edilizia Scolastica della Città di Torino, è stato sviluppato da Politecna Europa che ha messo in campo oltre 50 professionisti per seguire tutti gli aspetti.
“L’intervento sulla scuola Bobbio è tra i più significativi sul territorio cittadino, l’unico che porterà ad avere la costruzione di un edificio totalmente nuovo. Con i circa 9 milioni di euro del PNRR – afferma Carlotta Salerno, assessora alle Politiche Educative del Comune di Torino – potremo infatti ricostruire la scuola da zero e restituire a ragazze e ragazzi una scuola completamente nuova, con materiali che impattano il meno possibile sull’ambiente. I lavori stanno seguendo la tabella di marcia. Oggi sono passata a incontrare le maestranze che hanno iniziato le operazioni di demolizione. Nelle prossime settimane il sito, libero, potrà fare spazio alla nuova scuola”.
La prima fase del cantiere prevede la demolizione del fabbricato per fare spazio alla costruzione del nuovo plesso scolastico dove le studentesse e gli studenti potranno usufruire di oltre 860 mq di aule, 300 mq di laboratori, un’aula musicale, uffici amministrativi, mensa e un archivio. Successivamente saranno allestite le aree esterne per concludere i lavori entro giugno 2026.
Il nuovo edificio ospiterà circa 400 studenti in oltre 3.650 metri quadrati di spazi destinati alla didattica seguendo il modello dell’apprendimento collaborativo che prevede il superamento dell’aula frontale in favore di spazi più flessibili che privilegino il dialogo e il lavoro di gruppo. A questi, si aggiungono oltre 4.500 metri quadri di superfici permeabili destinate a ospitare spazi verdi in cui le alberature esistenti saranno affiancate dalla piantumazione di nuove essenze. Sarà anche realizzata una pista ciclabile e istituita una zona di ‘traffic calming’ per ridurre la velocità.
La nuova scuola, inoltre, si proietterà verso l’esterno attraverso la realizzazione di un’area destinata a ospitare un Community Lab aperto ai cittadini.