di Mauro Marras
Il percorso di progettazione civica del Parco Michelotti sta per giungere al suo atto conclusivo. Oggi le “Linee di indirizzo per il recupero e per la fruizione del Parco Michelotti – Area ex Giardino Zoologico”, con la delibera presentata dall’assessore Alberto Unia, sono state approvate dalla Giunta, prima della definita approvazione da parte del Consiglio comunale.
Le linee sono il risultato di un percorso iniziato un anno fa con la prima convocazione di associazioni, gruppi informali e singoli cittadini per l’avvio di un percorso di consultazione partecipativa per individuare un’idea condivisa del luogo e delle attività da svolgersi nell’area verde facente parte dell’ex giardino zoologico, quale premessa necessaria per il progetto di recupero e per la futura gestione. L’intero percorso è stato coordinato dal Tavolo di progettazione civica della Città, strumento nato nel 2017 per coinvolgere i cittadini nelle scelte che riguardano l’organizzazione degli spazi della Città e che incidono sulla qualità della vita.
Dal documento emerge un’immagine di come sarà, in futuro, la grande area verde di 30mila metri quadrati che ospitò lo Zoo prima di subire un lento degrado. Il Michelotti sarà un “parco urbano a elevata naturalità”, spazio aperto a tutti ma non alla privatizzazione degli spazi verdi.
Per la piena rinascita del parco sarà necessario garantirne la massima accessibilità: tra i punti indicati, la recinzione dovrà essere rimossa e sostituita da legno e siepi e i pedoni potranno percorrerlo sia sul versante del fiume, sia lungo il viale dei platani, con numerosi sentieri trasversali.
Saranno garantiti servizi igienici gratuiti, fontanelle, illuminazione a led, spazi per il parcheggio delle biciclette e un’area cani.
Il destino degli immobili è la demolizione, tranne il rettilario, recuperato per attività culturali e divulgative. Gli elementi di naturalità presenti saranno conservati, altri alberi troveranno spazio per un ampliamento del bosco; anche la sponda del fiume sarà valorizzata, con la messa a dimora di vegetazione “gradita” all’avifauna, una delle ricchezze e delle attrazioni del Po torinese. Tutti gli aspetti naturalistici saranno evidenziati da cartelli, con funzione didattica e culturale, a fianco di aree dedicate ai laboratori e alle attività di educazione ambientale, con il pieno coinvolgimento delle associazioni e dei cittadini nella definizione delle attività da svolgere nel parco. Tali attività, comprese quelle sportive, non dovranno impattare sul parco ma essere svolte con strutture removibili.
“Il percorso di condivisione con il territorio è stato avvincente e stimolante – ha commentato l’assessore all’Ambiente Alberto Unia – ringrazio quanti vi hanno attivamente partecipato portando idee, visioni e proposte. Il modello di coinvolgimento della cittadinanza applicato al Michelotti si è dimostrato un valido strumento di gestione dello spazio pubblico e potrà essere usato in altre situazioni che nel tempo emergeranno”.
Le “Linee d’indirizzo” permetteranno ai futuri progettisti di disegnare un modello di parco in piena sintonia con i desideri dei suoi primi utilizzatori, i cittadini. In allegato il documento finale allegato alla delibera.