Come New York, Bruxelles e Berlino anche Torino ha le sue esperienze di eco-pascolo urbano, tra queste Orti Generali, dove è nato il primo vitellino in città. Il nuovo arrivato è un cucciolo di razza scozzese, figlio di Baboo e fratello minore di Tina, i due esemplari arrivati a settembre 2022 grazie al bando Segnali d’Italia.
Per l’assessore al Verde pubblico della Città di Torino, Francesco Tresso: “Esperienze come Orti Generali rappresentano per la città un esempio di progettualità virtuosa, che permettono di mantenere e di esplorare nuove forme di agricoltura urbana, in una rinnovata visione del tessuto cittadino, in un contesto in cui da qui al 2050 nelle città si concentrerà il 70% della popolazione mondiale. Forme di eco-pascolo sono già presenti in altre aree verdi della città, e la nascita del nuovo vitellino è un bel segnale che consolida questa direzione”.
Le mucche Highland sono molto più resistenti delle altre razze: abituate ai rigidi climi del nord, amano vivere all’aperto e pascolano indisturbate ruminando erba e piante infestanti.
Stefano Olivari, paesaggista e fondatore di Orti Generali, ha sottolineato come: “In questo modo diventano una risorsa pubblica: gli animali da pascolo compiono da soli e naturalmente ciò che solitamente richiede l’impiego di un servizio cittadino oneroso.”
Il vitellino ha suscitato l’entusiasmo e la curiosità di tutta la comunità di Orti Generali e del quartiere: per questo, giovedì 8 dicembre dalle 12 ci sarà il benvenuto ufficiale con una festa a tema scozzese con concerto dal vivo di cornamuse del musicista Lars Laenen, cibo e danze scozzesi con l’associazione Clivis Scottish Country Dance Society di Torino, per festeggiare il nuovo arrivato. Sarà l’occasione per ufficializzare il nome del vitellino che emergerà dal sondaggio tenutosi sui social di Orti Generali a partire da una rosa di tre nomi proposti dagli ortolani urbani di Mirafiori Sud.
Orti Generali è un progetto di riqualificazione urbana a Mirafiori Sud, composto da 160 orti coltivati da cittadini, una fattoria e un chiosco. Il progetto è reso possibile grazie al sostegno della Città di Torino e della Compagnia San Paolo.