Nasce nell’ex Manifattura Tabacchi il nuovo polo culturale torinese

Presentato questa mattina, nello storico Palazzo dell’Arsenale, il progetto del nuovo polo archivistico e culturale torinese che sorgerà nell’ex Manifattura Tabacchi in corso Regio Parco 142.

Il concorso internazionale di progettazione è stato aggiudicato al raggruppamento temporaneo formato da Eutropia Architettura, Pinifarina Architecture, Weber Architects e un gruppo interdisciplinare, tra cui Paisà Landscape.

Uno dei punti qualificanti del lavoro vincitore è quello di fondere la memoria storica del luogo con soluzioni architettoniche contemporanee per accogliere in un nuovo polo culturale la comunità e le giovani generazioni di Torino. Si stabilisce un legame tra la nuova architettura e l’identità industriale originaria, mantenendo un richiamo all’estetica del passato ma offrendo al contempo spazi moderni e funzionali. Determinante per la scelta da parte della commissione esaminatrice, che ha valutato i cinque progetti finalisti oggi esposti in una mini mostra, è stata la connessione paesaggistica tra il sistema urbano e le aree naturali circostanti, con l’introduzione di una nuova rete di percorsi immersi nel verde e un forte legame con l’area fluviale.

Alla presentazione di questa mattina hanno preso parte il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore all’Urbanistica della Città di Torino Paolo Mazzoleni, il direttore della Struttura per la progettazione dell’Agenzia del Demanio Massimiliano Marzo, il direttore generale degli archivi del MiC Antonio Tarasco, il presidente del tribunale di Cuneo Paolo Giovanni De Marchi Albengo, il soprintendente della Città metropolitana di Torino del MiC Corrado Azzollini, il vice rettore dell’Università di Torino Giuseppe Martino Di Giuda, e Luca Settineri, docente del Politecnico di Torino.

«Uno degli aspetti fondamentali di questo progetto è l’idea di valorizzazione del pubblico – dice l’assessore all’Urbanistica della Città di Torino Paolo Mazzoleni – Molti edifici pubblici delle nostre città hanno subito negli ultimi anni una perdita di valore. Credo che, invece, debba esserci un sano principio di rivalorizzazione, ovvero donare senso e rendere utile alla comunità la struttura pubblica. Sicuramente è per loro un destino migliore della semplice monetizzazione. E’ importante inoltre che questo progetto nasca dalla collaborazione di enti e istituzioni diverse. E’ una progettazione complessa con due caratteristiche basilari: la multifunzionalità, ovvero la destinazione della struttura riqualificata a più funzioni, e il fatto che sia un progetto multi scalare, rispondendo sia alle esigenze del quartiere, che a quelle di Torino nord, della Città e della Regione».

Il progetto

Il progetto di riqualificazione, pubblicato sulla piattaforma dell’Ordine degli Architetti della provincia di Milano www.concorrimi.it, darà nuova vita all’ex Manifattura Tabacchi con l’insediamento di diverse funzioni aperte e fruibili dai cittadini. A lavori ultimati, sorgerà un polo archivistico e culturale, con aule di consultazione e un centro studi, mentre le strutture industriali preesistenti accoglieranno un centro universitario completo di residenze, servizi per studenti e aule per l’alta formazione. Lo spazio tra i due nuovi fabbricati, destinati ad archivio dei Ministeri della Giustizia e della Cultura, è pensato come luogo di aggregazione, con una galleria coperta per attività sociali e culturali. Dotazioni efficienti e automazioni robotizzate, consentiranno di massimizzare la capienza degli archivi e la realizzazione di sale conferenze e aule panoramiche.

L’intervento di rigenerazione urbana è improntato su criteri di sostenibilità con 4,5 ettari di territorio restituiti alla città, 6200 mq di superficie pubblica recuperata dopo le demolizioni e ricostruzioni (il 60 per cento in più di aree pubbliche e spazi aperti), la piantumazione di 200 nuovi alberi, 2 mila mq convertiti in spazi per la cultura, 41 mila mq di edifici rigenerati, 280 km di archivi, il 50 per cento in meno di consumo idrico indoor grazie al recupero delle acque piovane e il 90 per cento in meno di consumi energetici per gli edifici esistenti.

Nelle prossime settimane il team vincitore del concorso completerà lo sviluppo della proposta progettuale ed elaborerà il progetto di fattibilità tecnica – economica (PFTE). Il primo livello di progettazione del Lotto 1 del Polo Archivistico sarà ultimato entro il primo trimestre del 2025. Nel frattempo, l’Agenzia ha stanziato 15 milioni di euro per le bonifiche e le demolizioni dei fabbricati: opere che verranno avviate nel primo semestre 2025.