Sarà InfraTo redigere il progetto definitivo dell’intero tracciato della seconda linea della metropolitana torinese, comprensivo dei depositi e dei parcheggi di interscambio.
È stato liberato questa mattina dalla Giunta lo schema di deliberazione, che dovrà poi essere
approvata dal Consiglio Comunale, che individua la società di progettazione e realizzazione delle infrastrutture ‘in house’ alla Città di Torino, preferendo questa soluzione all’affidamento mediante gara.
A far propendere per questa scelta anche la possibilità di un risparmio nei costi e nei tempi delle procedure con questi ultimi che potranno essere ulteriormente accelerati dalle disposizioni inserite nel nuovo Decreto Semplificazioni.
Confermato l’iter per la realizzazione della linea 2 della metropolitana, i cui primi scavi sono previsti nel 2024, che partirebbe con la tratta tra la stazione Reabaudengo e il Politecnico dal costo totale di un miliardo e mezzo di euro. Per i lavori Palazzo Civico ha già ottenuto uno stanziamento a fondo perduto 828 milioni, risorse per le quali è ormai quasi pronta la convenzione con il Ministero che ne stabilirà le modalità di erogazione.
I 600 milioni che ancora mancano all’appello potrebbero arrivare con l’accensione di un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti . “Proprio in questi giorni – ha rivelato la sindaca Chiara Appendino – CDP ha varato un nuovo strumento finanziario destinato a Comuni, Città Metropolitane e Province, per grandi opere con importo minimo da 400 milioni di euro.”
“Si tratta – ha spiegato la Sindaca – di uno strumento finanziario che va nella direzione da noi auspicata consentendo una programmazione degli impatti del debito sul medio-lungo periodo che è compatibile con gli obiettivi del nostro piano di rientro.”
Il mutuo, a tasso agevolato, prevede che si inizino a ripagare le rate dopo 7 anni o, prima, solo in caso di completamento dell’opera anticipato.
L’intera linea, il cui progetto preliminare è stato approvato lo scorso febbraio avrà un tracciato di 28 chilometri lungo il quale saranno realizzate 32 stazioni, con due estensioni fuori città: a sud fino al centro di Orbassano e a nord verso Pescarito. “Per completarla servono 4 miliardi e stiamo lavorando con i sindaci del territorio per trovare ulteriori risorse. L’inserimento dell’opera tra quelle considerate prioritarie dal Governo costituisce un’ulteriore spinta alla sua realizzazione”, ha concluso la sindaca Appendino.