di Mauro Marras
Anche quest’anno il Comune ha dato avvio alla campagna di lotta alle zanzare. Gli interventi previsti dal progetto 2017 approvato dalla Giunta Comunale e cofinanziati al 50% dalla Regione Piemonte, vengono attuati, come già negli anni scorsi, da Ipla (Istituto Piante da Legno e Ambiente), incaricato dalla Regione del coordinamento e attuazione del programma regionale di lotta alle zanzare. Il Comune di Torino ha stanziato a tale scopo 40mila euro.
La Città di Torino, dal 2001, interviene per contrastare la diffusione delle zanzare sul territorio cittadino. I risultati ottenuti sono decisamente positivi per quanto riguarda le zanzare comuni: la loro presenza è stata costantemente mantenuta a livelli inferiori di oltre il 70% rispetto a quella registrata prima dell’avvio dei trattamenti.
Buoni risultati ci sono stati anche contro la zanzara di risaia, grande specie migratrice che ciclicamente raggiunge anche il capoluogo piemontese, dal 2007 al 2014, anni in cui era attivo un progetto regionale unitario di lotta alle zanzare in risaia. Negli ultimi anni, purtroppo, in assenza d’interventi nelle risaie (presenti anche nel torinese) questa specie è tornata ad importunare i torinesi.
La specie forse più fastidiosa presente in città, la zanzara tigre, ha ormai esteso la sua presenza a quasi tutta la città.
La capacità della zanzara tigre di svilupparsi anche nelle più piccole raccolte d’acqua stagnante fa sì che i comportamenti quotidiani dei cittadini siano determinanti nel limitare o favorire lo sviluppo dei focolai. Per questo, i risultati non possono che arrivare da una stretta sinergia tra quanto fatto dal Comune su suolo pubblico e quanto possono e devono fare i cittadini in ambito privato. Negli anni un’intensa attività di comunicazione ha quindi accompagnato il lavoro dei tecnici sul territorio, a partire da scuole e centri estivi per sensibilizzare i bambini e, di rimando, le famiglie. Nelle zone dove la presenza delle zanzare è più pressante, si distribuiscono volantini a domicilio, fino a contatti “porta a porta”, dove necessario, da parte di personale tecnico appositamente preparato. Anche i siti del Comune e della Regione amplificano nella rete e sui social network informazioni utili a favorire la partecipazione dei cittadini alla lotta contro il fastidioso insetto.
Per contrastare la diffusione delle zanzare, si consiglia di:
– evitare l’abbandono di oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensione ove possa raccogliersi acqua piovana, ivi compresi copertoni, bottiglie, bidoni, lattine, barattoli e simili;
– procedere, quando i contenitori sono all’interno delle proprietà private (sottovasi, secchi, bacinelle, annaffiatoi, cisterne ecc.) al loro svuotamento e ricovero al chiuso o alla sostituzione periodica almeno una volta la settimana dell’acqua e alla loro accurata pulizia, provvedendo, ove possibile, alla loro copertura mediante strutture idonee, teli plastici tenuti ben tesi o zanzariere;
– svuotare almeno una volta la settimana le vaschette dei condizionatori;
– controllare che grondaie e caditoie non siano otturate, mantenendo in efficienza i relativi sistemi di raccolta e smaltimento delle acque piovane; evitare raccolte d’acqua dovute ad avvallamenti od anfratti nel terreno, su teloni e su manti di copertura di terrazzi, tettoie, etc.
– consentire l’ingresso al personale incaricato dal Comune nelle proprietà private affinché si possa procedere, laddove necessario, all’opera di disinfestazione nei tombini all’interno di giardini, cortili, piazzali e in tutti i siti nei quali si sia ravvisata una situazione di rischio.
I corretti comportamenti dei cittadini sono importanti non solo per controllare l’infestazione da zanzara tigre, ma anche per contenere quella di altre specie di zanzare, non meno fastidiose, come culex pipiens molestus. Questa particolare zanzara si riproduce esclusivamente in acque stagnanti sotterranee e in ambienti chiusi (fognature, pozzi neri, ristagni in intercapedini e/o fondamenta, cantine, garages, locali caldaia allagati, ecc). Gli esemplari adulti sono attivi e molesti, all’interno degli edifici, durante tutti i mesi dell’anno. Solo rimuovendo l’acqua o, dove non sia possibile, trattando periodicamente i locali allagati con prodotti larvicidi, si può risolvere il problema.
Sul sito della Città è disponibile l’ordinanza n°47 all’indirizzo http://www.comune.torino.it/ambiente/bm~doc/ordinanza_47_2017.pdf