di Mauro Marras
Torino si prepara ad ospitare, dal 20 al 22 aprile, il 53° Congresso Mondiale della Federazione Internazionale degli Architetti del Paesaggio – Ifla2016; richiamerà oltre 2000 architetti del paesaggio, tecnici, professionisti e studiosi della disciplina provenienti da tutto il mondo. Il congresso è organizzato da AIAPP – Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, rappresentante di IFLA in Italia, che raggruppa le professionalità italiane attive nell’ambito dell’architettura del paesaggio. L’organizzazione del Congresso è in collaborazione con la Città di Torino. Il precedente World Congress IFLA in Italia risale al 1996, a Firenze.
Perché è stata scelta Torino? Per la sua apertura internazionale, in primo luogo. Ma è anche una città metropolitana tra le prime in Italia per volume di esportazioni e le sue università hanno rapporti di collaborazione con oltre 400 università di tutto il mondo; il Comune ha gradualmente firmato accordi di cooperazione e partnership con oltre 50 città di tutti i continenti; 45 Paesi hanno qui il loro consolato.
Torino è una delle città europee con una maggiore dotazione di aree a verde, con oltre ventuno milioni di metri quadrati di aree destinate a parchi, giardini e aree per il gioco, e 160mila alberi. Una forte sensibilità al tema del paesaggio, quindi, amplificata dalla vocazione turistica, con una forte componente ambientale, che Torino ha sviluppato con successo in questi ultimi anni.
Date tutte queste premesse, ecco perché Università e Politecnico si avvicinano al tema per proporre il master interateneo di primo livello in “Tecniche di riqualificazione paesaggistica”, organizzato dal dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università degli studi di Torino e del dipartimento di Scienze, Progetto e Politiche del territorio del Politecnico di Torino. Il master avrà come ambito di studio l’area iscritta nella World Heritage list dell’Unesco: I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato.
Alla presentazione avvenuta oggi a Palazzo civico era presente l’assessore all’Innovazione e all’Ambiente Enzo Lavolta. Sono intervenuti numerosi tecnici del verde della Città di Torino. “Il paesaggio torinese – ha affermato l’assessore Enzo Lavolta – è un paesaggio unico. Le Corbusier definì Torino come la città con la più bella posizione naturale. Questo patrimonio va difeso, curato, merita la nostra attenzione ed il nostro investimento: il Master va in questa direzione. Fra le competenze che insegna vi è la riqualificazione dei paesaggi industriali, ambito su cui Torino ha, negli ultimi anni, compiuto sforzi enormi riconvertendo interi pezzi della città industriale, come Italgas, Westinghouse ed Ogr, in gioielli della città della conoscenza. Questa riconversione ha fornito ad istituzioni come Università e Politecnico la sede fisica dove dare profondità al cambiamento. La recente delibera sui Beni Comuni, inoltre, coinvolge i cittadini nel percorso di valorizzazione della città rendendo le persone le principali protagoniste del cambiamento”.
L’assessore ha anche annunciato che in occasione del Congresso mondiale di Architettura del Paesaggio sarà riaperta la Scuola per giardinieri della Città di Torino, in previsione di nuove assunzioni di tecnici del verde.
Il corso, hanno spiegato i promotori, è finalizzato alla formazione di una specifica figura professionale in grado di seguire con competenza tutti i momenti dell’articolato processo che porta alla riqualificazione dei paesaggi urbani, agricoli e industriali. Obiettivo è preparare specialisti nell’analisi e mappatura dei paesaggi naturali e culturali, nell’individuazione dei rischi al quale è soggetto, a causa dell’eccessiva pressione antropica, l’ambiente, nella riqualificazione dei paesaggi degradati. A questo scopo, gli insegnamenti impartiti orienteranno gli studenti verso una visione multidisciplinare del tema del progetto di riqualificazione, nella quale si integrano conoscenze e competenze alle diverse scale del paesaggio.
Per tornare al Congresso, sarà articolato in quattro aree di lavoro: Sharing Landscapes, incentrata sulla produzione di risorse alimentari in ambito urbano e peri-urbano; Connected Landscapes, su come generare nuove economie attraverso il cambiamento di luoghi e territori; Layered Landscapes, che indaga paesaggi stratificati, della storia remota e anche recente che possono diventare luoghi per sperimentare strategie e pratiche innovative di cura; Inspiring Landscapes,dedicata alla costruzione di immaginari collettivi e alla tutela attiva di patrimoni poetici e culturali condivisi.
Tra le iniziative in programma anche uno spazio per gli studenti e i professionisti più giovani, protagonisti della sezione Youngscape. E una sezione off rivolta alla cittadinanza, il cui programma è in via di definizione.
http://www.masterpaesaggio.unito.it/do/home.pl