Con una precisazione pubblicata sul sito del Governo e confermata dalla Regione Piemonte, è stata consentita la coltivazioni di orti per autoconsumo. È dunque consentito uscire di casa per andare a coltivare orti e piccoli appezzamenti, anche se non si è agricoltori professionisti e anche se il fondo non si trova nei pressi dell’abitazione.
Dicono le FAQ del Governo: “La coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo rientrano nel codice Ateco 0.1. e sono quindi consentite, a condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito”.
La Regione Piemonte specifica però che resta il divieto di spostarsi in altro comune per la cura di giardini e orti di seconde case.
Per evitare multe occorre dunque utilizzare il percorso più breve e portare con sé un’autocertificazione (magari accompagnata da copia dell’atto di proprietà (o di affitto) del terreno) che specifichi la proprietà, o altro titolo di possesso (es. affitto o atto di assegnazione per gli orti comunali), che si ha su tale terreno, e che dichiari che si sta andando nel fondo per effettuare delle lavorazioni con lo scopo di produrre alimenti, specificando l’uso del percorso più breve.
Con riferimento agli orti comunali, l’amministrazione comunale raccomanda di mantenere, in particolare nell’utilizzo dei servizi comuni, comportamenti conformi alle regole individuate per tutto il territorio nazionale, e in particolare:
- Evitare assembramenti
- Mantenere tra le persone la distanza di un metro
Per la modalità organizzativa di riapertura degli orti urbani circoscrizionali si rimanda a valutazioni puntuali delle singole circoscrizioni, in considerazione delle peculiarità di ogni orto urbano sul territorio cittadino.