di Mauro Marras
L’ottocentesca fabbrica di cavi elettrici dei fratelli Tedeschi è agli ultimi passi della sua trasformazione che la accompagnerà a una nuova e più interessante vita. Ieri la grande piazza semicoperta dell’Ex Incet è stata scenario della festa di chiusura del progetto Urban Barriera di Milano, un grandioso intervento di riqualificazione del quartiere operaio per eccellenza, il volto della Torino operaia venato oggi dei colori dell’immigrazione straniera, che a fronte di una trasformazione sociale non aveva dato seguito a una trasformazione fisica, alla ricostruzione di una rete di relazioni, alla ridefinizione dei servizi pubblici.
C’erano più di mille persone: tutte loro, a vario titolo, hanno messo un mattoncino nella costruzione del progetto. Oltre a diversi assessori (Passoni, Curti, Lo Russo) c’erano la presidente della Circoscrizione 6 Nadia Conticelli e il sindaco Piero Fassino, che ha colto l’occasione per annunciare la sua intenzione di ricandidarsi alle prossime elezioni comunali.
Oggi il progetto Urban chiude con un bilancio positivo. I fondi Fesr e gli investimenti hanno portato sul territorio oltre 30 milioni di euro, permettendo di riqualificare più di 200mila metri quadri di spazi pubblici, di sostenere le imprese e il tessuto economico, di rilanciare l’offerta culturale e la cittadinanza attiva. Ha coinvolto 80 volontari e 130 associazioni, riallacciando relazioni, solidarietà, nuove competenze.
L’ex Incet è il cuore di questa trasformazione: 5553 metri quadrati da riempire di idee, servizi, persone, progetti. Il primo risultato della riqualificazione è stata, il 16 ottobre scorso, l’apertura di Open Incet, spazio per l’imprenditorialità giovanile e primo tassello del nuovo centro polifunzionale. Oggi sono quasi terminati i lavori sulla piazza esterna e nei locali interni della manica est dell’ex Incet, con gli arredi urbani già in parte installati.
Nei prossimi mesi verrà lanciato il bando per la gestione della struttura nel suo complesso: un centro polifunzionale con bar ristorante, spazi per le associazioni, spazi destinabili al culto di confessioni religiose minoritarie presenti in Barriera. Una grande struttura dedicata all’incontro, cui si affaccia l’ala ovest dell’edificio ancora da riqualificare, che sarà posta in vendita per arricchire con servizi diversi l’offerta del polo multifunzionale. Con la creazione di una vasta area verde nell’intorno, di circa 11mila metri quadrati, il progetto sarà definitivamente concluso.
La galleria fotografica mostra alcune immagini della festa di ieri, realizzate da Claudio Mangiantini.
Qui, alla pagina dedicata al progetto del sito del programma Urban, potete trovare fotografie, rendering, mappe e opuscoli relativi al progetto. E se passate dallo sportello di corso Palermo 122 potete ritirare il calendario 2016 dedicato alle trasformazioni del quartiere.