Via libera alla variante urbanistica per la metro 2. Lo ha deciso la Giunta, su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Paolo Mazzoleni, nella seduta di questa mattina.
Con la variante 333 si introducono nel Piano Regolatore le modifiche necessarie a garantire la conformità urbanistica per il tracciato della nuova linea 2 della metropolitana per la tratta Rebaudengo – Politecnico .
La Città di Torino ha già predisposto, tramite la Società InfraTO, incaricata anche della progettazione definitiva, il progetto di fattibilità tecnico-economica del primo lotto dell’infrastruttura, che si svilupperà interamente sul territorio cittadino.
“I lavori –spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – partiranno dalla zona nord della Città per arrivare fino al Politecnico. L’intera opera, a regime, prevedrà 32 stazioni partendo da Rebaudengo per proseguire, via via che si renderanno disponibili i finanziamenti statali, sia verso nord in direzione San Mauro-Pescarito, sia verso sud in direzione Santa Rita-Strada del Portone”.
A differenza della Linea Metropolitana 1, che corre per la quasi totalità al di sotto dei sedimi stradali, la tratta Rebaudengo – Politecnico deve affrontare la complessità tecnica dell’attraversamento dell’area centrale che interessa edifici di pregio storico ed elementi caratterizzanti di rilevanza paesaggistica rispetto ai quali occorreranno particolari accorgimenti.
Il percorso della Linea 2 avrà origine in corrispondenza della stazione ferroviaria Rebaudengo e proseguirà lungo la ex trincea ferroviaria tra via Gottardo e via Sempione per poi deviare lungo via Bologna e, dopo aver attraversato la Dora Riparia, entrare nella cosiddetta “tratta centrale” con la fermata Mole/Giardini Reali per poi portarsi all’altezza di via Lagrange con la fermata Carlo Alberto. Il tratto del centro storico culminerà nella fermata Porta Nuova, posta lungo via Nizza, così da garantire la connessione con la stazione ferroviaria e l’interscambio con la Linea 1.
L’approvazione della variante urbanistica è dunque un passaggio tecnico fondamentale per dare avvio al progetto e arriva pochi giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge 41/2023, che prevede la nomina di un Commissario straordinario che dovrà “provvedere all’espletamento delle attività di progettazione, di affidamento e di esecuzione” e assumere “tutte le iniziative necessarie per assicurare la realizzazione degli interventi e la messa in esercizio dell’impianto”, permettendo di abbreviare di oltre 24 mesi i tempi di attuazione dell’opera.
“La nomina del commissario – aggiunge il Sindaco – è la conclusione di un grande lavoro di concerto con la Regione Piemonte e con il Governo che consentirà alla Città di risparmiare oltre 24 mesi sull’avvio di questo importantissimo cantiere. La linea 2 della metropolitana – conclude – è davvero la più grande opera infrastrutturale della Città, ne cambierà radicalmente il volto e segnerà un punto di svolta anche per le politiche di transizione ecologica dando a Torino una rete di trasporto pubblico efficiente e davvero all’avanguardia”.
L’iter dell’opera e maggiori informazioni su progetto e finanziamenti sono disponibili collegandosi a https://www.torinocambia.it/la-linea-2-della-metropolitana