Nei prossimi giorni partiranno i lavori di completamento della sistemazione superficiale del viale della Spina, nell’area compresa tra via Sospello e l’interno 53 di corso Grosseto.
L’intervento ha una duplice finalità: migliorare l’accessibilità viaria del territorio di Borgo Vittoria verso il viale della Spina, con la realizzazione di due nuovi svincoli di collegamento con la direttissima per l’aeroporto, e di riqualificare a verde le aree occupate per molti anni dai cantieri del Passante e della Torino-Ceres.
Il nuovo spazio verde, compreso nell’area triangolare tra corso Venezia e la nuova strada ad anello, avrà una superficie più ampia, grazie anche al recupero del sedime attualmente occupato dallo svincolo del raccordo Torino-Caselle, e potrà contare su 80 nuovi alberi. Nelle aree limitrofe al cantiere verranno inoltre messi a dimora ulteriori 60 alberi per un importo di 35 mila euro, nel rispetto del Regolamento del Verde e come misura di compensazione all’abbattimento di una trentina di alberi non più compatibili con la nuova viabilità.
Le interferenze sul patrimonio arboreo sono state valutate congiuntamente dai tecnici del Verde Pubblico e delle Infrastrutture in modo da ridurre l’impatto al minimo. L’abbattimento di alberi è infatti una operazione che si cerca di evitare e laddove non sia possibile, come in questo caso, l’impegno è a minimizzarne l’impatto con opere compensative, garantendo un bilancio arboreo nettamente positivo, con 140 nuovi alberi messi a dimora a fronte di 30 abbattimenti.
Francesco Tresso, assessore alla Cura della città e al Verde pubblico, ha dichiarato: “Questo intervento, oltre a migliorare sensibilmente la viabilità della zona, va nella direzione della riqualificazione e nell’incremento del patrimonio arboreo della nostra città, una risorsa di fondamentale importanza per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e offrire condizioni di vita più salubri alla cittadinanza”.
Le nuove piante saranno messe a dimora nel periodo autunnale e i lavori del lotto 2 saranno ultimati entro la fine dell’anno.
Francesco Tamburello