di Silvia Bruno in collaborazione con la redazione di Torinoclick
“Che io possa vincere ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”. Questo è il giuramento degli atleti Special Olympics, i quali dal 17 al 19 aprile parteciperanno a Torino a Play the Games – Giochi Interregionali di nuoto e bocce, presentati stamattina in conferenza stampa nell’ufficio dell’Assessore allo Sport Stefano Gallo.
Special Olympics è un programma internazionale di allenamento e competizioni sportive. Fondato nel 1964 da Eunice Kennedy, oggi coinvolge nel mondo tre milioni di persone con disabilità intellettiva. L’intento è quello di coinvolgere questi ragazzi attraverso lo sport, alfine di aiutarli a valorizzare le loro abilità all’interno di un percorso di conquista dell’autonomia e della piena inclusione nella società.
La manifestazione presentata oggi – patrocinata da Città di Torino, CONI e Comitato Paralimpico – fa parte di un circuito nazionale di oltre venti eventi e, fra il Palanuoto di via Filadelfia e i bocciodromi Fortino e Mossetto, vedrà impegnati circa 500 atleti divisi in 34 squadre provenienti da 8 regioni del centro-nord, oltre a un team di San Marino. Si inizia venerdì 17 aprile alle 20 con la Cerimonia di Apertura al Palaruffini – con accensione della fiaccola e giuramento dell’atleta – ad ingresso gratuito per tutti, come le gare che prenderanno il via sabato pomeriggio, per concludersi domenica mattina con la Cerimonia di Chiusura.
Alla tre giorni saranno presenti anche i nove nuotatori piemontesi che quest’estate, dal 25 luglio al 2 agosto, con la delegazione azzurra parteciperanno ai Giochi Mondiali Estivi Special Olympics di Los Angeles, un evento che coinvolgerà 7 mila atleti e 30 mila volontari.
Tutta la soddisfazione della Città di Torino nelle parole dell’Assessore Stefano Gallo: “Lo sport per persone disabili è uno degli assi portanti di Torino 2015 Capitale Europea dello Sport, quindi siamo particolarmente felici di accogliere tutti gli atleti che arriveranno per Play the Games. Torino 2015 è un programma culturale a carattere sportivo che vuole lasciare un’eredità al territorio e ai cittadini: ecco perché mi auguro che questo evento, come tutte le manifestazioni paralimpiche, aiuti i torinesi ad abbattere ulteriormente i pregiudizi a volte ancora troppo presenti nei confronti delle persone con disabilità”.