di Silvia Bruno in collaborazione con la Redazione di Torino Click
È stata una finale di singolo tutta straniera quella dell’edizione 2015 del Trofeo internazionale Ma-Bo ITF di tennis femminile, conclusosi ieri al Nord Tennis Sport Club di Torino. A contendersi la vittoria la bulgara Dia Evtimova (punto più alto in carriera quattro anni fa con la posizione 145 del ranking) e la francese Alizé Lim (attuale numero 261), che nei quarti aveva eliminato la torinese Giulia Gatto Monticone.
Sono stati necessari tre set alla transalpina (3-6 6-4 6-4) per avere ragione dell’avversaria, in un confronto che è stato non solo sportivo dato che entrambe le finaliste sono considerate fra le più belle del circuito internazionale e la Lim – seguitissima sui social – è nota anche per essere la fidanzata del collega connazionale Jérémy Chardy. “Una bella settimana – ha detto al termine la vincitrice – nella quale ho dato fondo a tutte le energie fisiche e nervose di cui disponevo. Anche il pubblico mi ha aiutata gridandomi più volte “forza” durante i momenti difficili affrontati nel torneo. Un plauso va inoltre allo staff medico e agli osteopati che mi hanno permesso il recupero dopo la dispendiosa semifinale contro l’americana Pera”.
I colori azzurri hanno invece sventolato nel doppio dove la pescarese Alice Matteucci, in tandem con la svizzera Xenia Knoll, ha battuto in finale il duo Celik/Marcinkevica con il punteggio di 6-2 7-5: “Sono felice per questo successo a fianco di Xenia, con cui ho già giocato in diversi tornei. In singolare ho giocato bene ma al secondo turno ho trovato una Lim in gran forma”.
Grande soddisfazione è stata espressa dalla direttrice del torneo, Barbara Garbaccio: “Anche quest’anno abbiamo visto un ottimo livello, a dimostrazione del grande sforzo organizzativo di tutto lo staff del Nord Tennis che, solo pochi giorni prima era stato impegnato con la Summer Cup. Bella e lottatissima soprattutto la finale, con Alizé Lim che potremmo quasi definire una maratoneta, dato che anche in semifinale è riuscita a vincere partendo da una condizione di svantaggio. Peccato invece per la svizzera Romina Oprandi, prima teste di serie del torneo, che si è ritirata prima della semifinale perché non stava bene: avrebbe potuto fare grandi cose. Per quanto riguarda le italiane – ha concluso – non erano molto numerose ma sono andate abbastanza bene. La Matteucci secondo me ha grandi margini di miglioramento, soprattutto dal punto di vista della concentrazione”.