Erano in tantissimi questa mattina al pala Gianni Asti per l’atto conclusivo di ‘Racchette in classe’: quasi 2mila tra bambine, bambini, ragazze e ragazzi delle scuole elementari e medie delle scuole di Torino e della sua area metropolitana.
Con loro anche il sindaco Stefano Lo Russo e l’assessore allo Sport Domenico Carretta. “Fare sport fa bene a qualsiasi livello. ‘Racchette in classe’ con migliaia di ragazzi e ragazze che si divertono insieme ce lo ricorda – ha detto il Sindaco – Sono molto contento di essere qui con voi per un momento di festa a conclusione di un progetto che negli anni ha sempre riscosso grandissimo successo”.
“Dopo aver accolto ieri sera gli otto protagonisti che si giocheranno il titolo di campione delle ATP Finals – ha sottolineato l’assessore Carretta – oggi celebriamo nei migliori dei modi un’iniziativa che è cresciuta avvicinando allo sport sempre più giovani e giovanissimi. Sono contento di vedere gli spalti pieni, sintomo che i ragazzi quando c’è da fare sport tutti insieme aderiscono volentieri”.
Nata esattamente dieci anni, l’iniziativa “Racchette in classe” in due lustri è riuscita ad avvicinare al tennis, e non solo, migliaia di ragazzi e ragazze sparsi in tutta la penisola. Anche quest’anno i protagonisti sono stati nuovamente gli istituti scolastici di ogni ordine e grado impegnati sui campi di tennis, padel, beach tennis, tennistavolo e della new entry, il pickleball.
Nell’ultimo Consiglio Federale la FITP ha stanziato per l’edizione 2024 otto milioni di euro per questo progetto, due in più rispetto al 2023. Confermata la collaborazione con la Federazione Italiana Tennistavolo che da anni supporta la FITP in questa bella iniziativa e aumentate le borse di studio assegnate ai bambini e bambine che, nell’ambito del progetto, hanno mostrato spiccate attitudini motorie e determinati dati antropometrici.
Ogni borsa di studio, di 500 euro, somma che consentirà ai vincitori di poter svolgere delle attività all’interno del circolo scelto dell’Istituto scolastico di ciascun fruitore. Questi riconoscimenti sono destinati anche a bambini e bambine con disabilità in ambito motorio o relazionale.
Marco Aceto