di Raffaela Gentile
Una variante del gioco delle bocce è la pétanque. Il termine provenzale “ped tanco” significa “piedi ancorati al suolo”, ossia il giocatore che lancia deve restare fermo, a differenza che nel “gioco provenzale”, nel quale può prendere lo slancio.
Domani e domenica si svolgerà si svolgerà a Torino presso l’associazione sportiva Taurinense e Club Petanque La Mole in Corso IV Novembre 93 e 103, nell’ambito delle manifestazioni sportive per Torino Capitale Europea dello Sport, il Campionato Nazionale di Petanque.
“Questo importante evento – spiegano i presidenti della Taurinense e del Club Petanque la Mole, Egidio Cagna e Sandro Maulà – vedrà incrociarsi sui dodici campi di gara sfide molto interessanti”.
Per la Categoria D ci sarà un prologo sabato 4 luglio alle ore 14 con la fase di qualificazione: si qualificheranno 16 formazioni, mentre 8 provengono da altre selezioni per un totale di 24 terne che il giorno successivo giocheranno la fase finale del campionato nazionale.
Domenica 5 luglio dalle 9 del mattino oltre alla categoria D sui campi da bocce si affronteranno anche gli atleti iscritti alla Categoria A.
La manifestazione si concluderà in serata intorno alle 19 con cerimonia di premiazione cui prenderà parte l’Assessore allo Sport, Stefano Gallo.
Una curiosità: la prima partita ufficiale ebbe luogo nel 1907. I fratelli Ernest e Joseph Pitot, introdussero questa variazione per permettere al loro amico Jules Lenoir di continuare a praticare le bocce nonostante i suoi reumatismi.
Grandi personaggi della Storia furono degli accaniti giocatori. Sul sito della Federazione Italiana Bocce (www.federbocce.it) si scopre, ad esempio, che personaggi come Erasmo da Rotterdam, che le chiamava “ludus globorum missilium”, il teologo tedesco Martin Lutero (1483-1546) e Calvino, erano accaniti giocatori. Un altro vero patito del gioco delle bocce fu Sir Francis Drakeal punto tale che nel 1588, avvertito dell’arrivo della flotta spagnola, la famosa “Invincible Armada”, continuò tranquillamente a giocare a bocce sulle banchine del porto di Plymouth deciso, prima di salpare a difendere l’Inghilterra, a terminare un’incertissima partita con il suo nostromo.
Tornando a casa nostra scopriamo che anche a questa specialità Torino diede i natali. Infatti Il 1° maggio 1873 sorse nella Capitale sabauda la prima società d’Italia che assunse la curiosa denominazione di “Cricca Bocciofila”.