Oggi all’interno di Casa Tennis, spazio allestito all’interno di Palazzo Madama, sono intervenute Flavia Pennetta e Francesca Schiavone, giocatrici che con le loro vittorie hanno reso ancora più nobile il tennis femminile italiano.
Come avete cominciato a giocare a tennis?
Pennetta: “Da bambina ho provato tanti sport, poi ho semplicemente scelto il tennis”.
Schiavone: “In campagna avevo un campo da tennis a 100 metri e lì ho cominciato a giocare con mio padre”.
Come è nata la vostra amicizia?
Schiavone: “L’ho conosciuta a 17 anni nella foresteria del Centro Tecnico Federale. Pensavo di dovergli fare da sorella maggiore, ma in realtà lei era già molto indipendente”.
Pennetta: “Lei per me è sempre stata un punto di riferimento. Mi ha sempre spronata a dare il meglio”.
Come è stato il vostro rapporto con il tennis?
Schiavone: “Quando ero professionista pensavo tutto il giorno al tennis. Da quando ho smesso gioco solo per divertimento”.
Come è cambiato il tennis fenninile?
Pennetta: “Direi abbastanza perché oggi le tenniste giocano molto più di potenza. Noi avevamo un altro stile, mi piacerebbe vedere di nuovo una Francesca Schiavone”
Per le Nitto Atp Finals avete un vostro favorito?
Pennetta: “Mi piacerebbe vincessse Nadal per la carriera che ha fatto”.
Schiavone: “Nadal e Djokovic mi fanno ancora battere il cuore. Dopo di loro comunque ci sono dei giovani di grande valore”
Marco Aceto