Marta Capurso, è nata a Torino il 18 agosto del 1980, e proprio nella sua città ha vinto la medaglia di bronzo nella staffetta 3000 metri di short track ai Giochi Olimpici del 2006. Con lei facevano parte di quel quartetto anche Arianna Fontana e le sorelle Katia e Mara Zini. Grazie a quella brillante vittoria, Marta è stata nominata Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana su iniziativa dell’ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Nella sua carriera ha conquistato anche un argento e un bronzo ai Campionati Mondiali di Goteborg 2004 e un bronzo a Minneapolis 2006. A dieci anni di distanza da Torino 2006 le abbiamo chiesto di raccontarci un suo personale ricordo.
Marta, che cosa sono state per te le Olimpiadi di Torino 2006?
“Un tensione ed emozione in termini positivi. Gareggiare alle Olimpiadi è sempre bello, poi se lo fai addirittura in casa tua lo è ancora di più”.
Cosa ha rappresentato per te la vittoria della medaglia di bronzo?
“Una gioia incredibile innanzitutto. E’ chiaro che per raggiungere certi obiettivi ti prepari quattro anni e speri che tutto vada per il verso giusto. E’ stato un finale perfetto con noi quattro sul podio di Torino”.
A distanza di dieci anni, sei contenta che la Città abbia deciso di festeggiare l’anniversario delle Olimpiadi?
“Sono contenta, ci mancherebbe altro. Trovo giusto che dopo dieci si festeggi questa ricorrenza per dare lustro allo sport”.
Come vi siete preparate per la gara di Torino?
“Come un gruppo che sapeva che poteva ambire a qualcosa d’importante. Ci conoscevamo bene perché abbiamo gareggiato assieme una vita. Fuori dalla pista eravamo e siamo amiche”.
Se dovessi trovare un’atleta che oggi assomiglia di più a Marta Capurso, chi indicheresti?
“Mi rivedo un po’ nella grinta e nella determinazione di Arianna Fontana. A Torino ero io la capitana della squadra, oggi il testimone è passato a lei. E’ forte e lo ha dimostrato vincendo un argento e due bronzi ai Giochi Olimpici di Sochi 2014”.