di Marco Aceto
A partire da sabato 25 aprile e fino a domenica 3 maggio andrà in scena il Challenger di tennis maschile di Torino che si svolgerà sui campi in terra battuta del Monviso Sporting Club. Si tratta di un torneo da 42mila500 euro di montepremi che vedrà protagonisti alcuni grandi giocatori pronti a darsi battaglia per conquistare l’ambito trofeo.
In campo scenderanno, tra gli altri, due tennisti tra i primi cento della classifica mondiale quali il tunisino Malek Jaziri e lo sloveno di passaporto britannico Aljaz Bedene. Da tenere d’occhio anche l’estroso Dustin Brown, il tedesco Tobias Kamke, giocatore abituato a palcoscenici di grandissimo livello, come il suo connazionale Andreas Beck. Per quanto riguarda gli azzurri in gara, saranno a Torino il palermitano Marco Cecchinato, il lombardo Andrea Arnaboldi e il veneto Matteo Viola.
Nel tabellone principale ci saranno anche due tennisti che hanno giocato per anni la Coppa Davis quali Potito Starace e Filippo Volandri. Ovviamente gli organizzatori hanno voluto concedere la possibilità di giocare il torneo a quattro giovani promesse italiane che rispondono ai nomi di Gianluigi Quinzi, già vincitore di Wimbledon junior nel 2013, Stefano Napolitano, Lorenzo Sonego e Matteo Donati che recentemente ha conquistato la sua prima finale da professionista nel Challenger di Napoli.
Il via ufficiale sarà, come detto, sabato 25 aprile con le qualificazione al tabellone principale. Da lunedì 27 si comincerà a fare sul serio sia in singolare sia in doppio. La manifestazione, presentata questa mattina ( foto di Christian Minozzi) fa parte del calendario di Torino Capitale Europea dello Sport 2015 e l’ingresso per tutto l’arco del torneo è gratuito.
“Tre anni fa – ha sottolineato l’assessore Stefano Gallo – ho contattato il presidente federale Angelo Binaghi per cercare di organizzare un nuovo appuntamento di grande tennis dopo la Coppa Davis. Sono molto contento che nell’anno in cui siamo la Capitale Europea dello Sport, a Torino si giochi un torneo così importante ricco di campioni e di giovani promesse. In ultimo vorrei ricordare che stiamo facendo una grande battaglia affinché la gente si ricordi delle cose che organizziamo. Spesso non conta solo il risultato agonistico, ma bisogna porre anche l’attenzione sulle ricadute del turismo sportivo che rappresenta una delle fonti più importanti dell’economia cittadina”.