Per onorare nel migliore dei modi i 15 anni del Chivasso Rugby, domani alle ore 18.30 a San Mauro, la squadra locale affronterà in un match amichevole di mixed ability (compagini miste di giocatori normodotati e con disabilità) il “dream team” dei Maris, formazione di cui fanno parte atleti di ogni parte d’Europa. L’ingresso al campo sarà libero e la speranza degli organizzatori è di vedere più gente possibile sugli spalti.
Questa mattina una piccola delegazione delle due squadre ha fatto visita all’assessore allo Sport Domenico Carretta che ha donato loro un libro sulla storia sportiva di Torino e una medaglia per ricordare l’incontro.
“Abbiamo voluto dare il benvenuto agli oltre 60 atleti arrivati da Regno Unito, Irlanda, Spagna, Paesi Baschi e Italia negli spazi dell’assessorato allo sport per un momento di celebrazione del rugby e dei valori che, dal 2009, ispirano il CROn, prima squadra di rugby integrato in Italia e il movimento Mixed Ability. Questi ragazzi sono un esempio di come lo sport possa unire, abbattere pregiudizi, confini e permettere a tutti di partecipare”, ha ricordato Carretta.
Il Chivasso Rugby è stata la prima società in Italia ad occuparsi di rugby integrato. L’intuizione è venuta a un gruppo di amici e professionisti che stavano lavorando nel campo dell’educazione, formazione e assistenza. Dopo l’incontro con gli atleti dell’Isana Rugby Club di Verolengo decisero di creare qualcosa per portare il rugby davvero a tutti aprendo le porte anche a coloro (bambini, ragazzi ed adulti) che vivono situazioni di disagio, difficoltà fisiche, di apprendimento, relazionali, fino all’handicap con l’obiettivo di favorire l’integrazione sociale e la comprensione delle differenze attraverso la pratica sportiva, iniziando proprio dalle giovanili, facendo leva non sulle disabilità che dividono, ma sulle abilità che uniscono.
Marco Aceto