Per l’assegnazione a Torino delle Atp Finals di tennis dal 2021 al 2025 è stato questa mattina il momento della presentazione ufficiale, con una conferenza stampa organizzata nella prestigiosa cornice del salone dei ricevimenti di Palazzo Madama.
Raggiante e anche un po’ emozionata, la sindaca Chiara Appendino si è detta “felice e orgogliosa” che, tra le tante importantissime città che ambivano a divenire sede delle Atp Finals, , la scelta del board Atp sia stata Torino che – si è detta certa la prima cittadina – “saprà organizzare un evento meraviglioso”.
La sindaca ha poi ricordato che lo spirito di squadra con cui enti locali, governo, istituzioni sportive, mondo delle imprese e realtà del territorio hanno lavorato alla candidatura si è rivelato fondamentale per il successo del capoluogo piemontese.
Una candidatura che – ha spiegato Appendino – si è basata su tre grandi pilastri: l’ ambiente e sostenibilità, l’innovazione e la città protagonista.
“Ambiente e sostenibilità formano il primo pilastro. Coerentemente con quanto stiamo facendo nelle nostre politiche cittadine, faremo in modo che l’impatto delle attività sia il più basso possibile in termini di energia usata nell’evento, mobilità e flussi di traffico di spettatori e appassionati. L’obiettivo è quello di ottenere una certificazione di sostenibilità, che sarebbe una prima volta per le ATP”.
“Il secondo pilastro – ha proseguito la Sindaca – è nell’implemento di tecnologia e innovazione. le Finals di Torino saranno caratterizzate da un elemento su cui Torino si sta posizionando sempre più come leader, in Italia e in Europa. Parliamo dell’innovazione. Nei prossimi due anni lavoreremo in maniera intensa per mettere la tecnologia al servizio dell’evento e dei cittadini.
Il nostro obiettivo – ha aggiunto Appendino – è quello di rendere i match accessibili al maggior numero di persone possibile. A Torino si dovrà vivere una nuova esperienza di spettacolo che sia davvero per tutti. E sarà la stessa tecnologia ad aiutare a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità”.
“Infine, la Città dovrà essere protagonista. Torino ha sfidato e ha vinto altre 39 Città in tutto il mondo. Se, nell’ultima fase, abbiamo battuto città straordinarie come Londra, Manchester, Tokyo e Singapore, è perché siamo stati in grado di mostrare le potenzialità di Torino. È quello che dico sempre. Torino non ha bisogno di essere infiocchettata, abbellita, ‘venduta’. Torino deve essere semplicemente mostrata per quello che è.
Quello che intendiamo, tuttavia, quando parliamo di ‘Città protagonista’ non è semplicemente un’occasione per i visitatori di ammirare le bellezze storiche, artistiche e culturali di Torino. Ma di vivere Torino.
Torino è molto di più – ha chiosato Appendino – Torino sono tutti i suoi quartieri, l’entusiasmo dei suoi cittadini, la capacità di accoglienza delle sue strutture ricettive, la vitalità delle associazioni e delle realtà del territorio, la capacità di visione delle sue imprese”.
Xavier Bellanca