di Raffaela Gentile
Al cronista sportivo, al professionista della parola, allo scrittore di sport a tutto tondo, Marco Ansaldo, prematuramente scomparso lo scorso ottobre,va quest’anno il Premio “Rinaldo Bontempi e Maurizio Laudi” – sezione Comunicatori di Sport, promosso dall’Associazione Etica e Sport in collaborazione con la Città di Torino.
Marco Ansaldo, per lunghi anni firma dello sport del quotidiano “La Stampa” è stato uno dei fondatori del premio, al quale aderì proprio perché ne condivideva i principi etici e mettendoli in pratica con l’obiettività, l’imparzialità, la serenità delle sue cronache, dei suoi commenti e dei suoi giudizi.
Domani alle 18.30 nella Sala Juvarra di via Corte d’Appello 16, verranno svelati e premiati dall’assessore allo sport, Stefano Gallo, anche gli altri vincitori dell’edizione 2014.
Il premio, voluto fortemente dal vicepresidente del Toroc, Rinaldo Bontempi, promotore del Comitato dei Valori alle Olimpiadi di Torino 2006 e Maurizio Laudi, magistrato, giudice sportivo a livello nazionale ed europeo, nonché presidente di Etica e Sport dal 2008 al 2009, è suddiviso in cinque le sezioni: “Istituzioni pubbliche e private”, “Associazioni e Società Sportive”, “Atleti, Tecnici, Dirigenti”, “Comunicatori di Sport”, “Scuole”.
Il riconoscimento, giunto alla sua V edizione, si ispira alla Carta Etica per lo Sport piemontese. Dai suoi 10 articoli si evincono una serie di buone pratiche da mettere in atto: fruibilità degli impianti, promozione dei principi dell’osservanza delle regole del gioco e del rispetto degli avversari, tutela dei minori affinché sia loro garantito un corretto ed equilibrato sviluppo psicofisico.
La carta indica i principi secondo i quali lo sport deve promuovere modelli positivi, e diffondere una maggiore consapevolezza del valore dello stile di vita attivo. Vi è poi l’articolo dedicato al sostegno del volontariato nelle varie organizzazioni sportive, mentre in quello che contempla “Sport e Comunicazione” gli operatori dell’informazione, aderendovi, si impegnano a fornire correttamente e con pari dignità le informazioni su tutte le discipline sportive, ponendo l’accento sul gioco leale. Il decalogo è rivolto inoltre alle imprese affinché s’impegnino a investire in programmi e attività per la diffusione dello sport e alla “sostenibilità”, ovvero alla progettazione e alla realizzazione di opere a basso impatto ambientale.