di Raffaela Gentile
Il diario di Torino Capitale Europea dello Sport sta per chiudersi. Quello che i torinesi e i turisti hanno vissuto è stato un anno in movimento. L’attribuzione del titolo di Capitale Europea dello Sport ha rappresentato per Torino un’ottima occasione per consolidare, rilanciare e promuovere lo sport: dal grande evento internazionale, alla promozione dell’attività ludico motoria per i più piccoli, passando per una grande festa dello sport che ha visto scendere in piazza oltre 100 mila torinesi pronti a provare, scoprire, riscoprire un gesto atletico, o, ancora, partecipare alle tante offerte “di cultura sportiva”, ossia lo sport declinato nell’arte, nel cinema, nella letteratura.
I numeri e le statistiche di Torino 2015 sono stati illustrati questa mattina dal professore Bondonio che ha condotto la “Ricerca applicata per la valorizzazione economica degli eventi sportivi a Torino”, indagine chiesta dalla Città all’Università di Torino e poi sviluppata in collaborazione con Omero (Olympics and Mega Events Research Observatory).
L’indagine ha preso in considerazione 80 manifestazioni sportive di maggior rilievo inserite nel ricco calendario di Torino Capitale Europea dello Sport 2015. Per questi eventi gli organizzatori hanno posto a budget 4,726 milioni di euro di cui 3,056 milioni spesi ai Torino e nell’area metropolitana. Per contro le presenze turistiche elaborate rispetto al numero di notti trascorse in città dei partecipanti agli eventi sportivi è pari a 116 mila unità, mentre le presenze diurne si attestano sulle 85 mila. Il dato interessante è la spesa effettuata dai partecipanti: i turisti hanno speso 12.6 milioni di euro, mentre il budget degli escursionisti è stato pari a 3 milioni di euro.
Il Comune ha previsto in bilancio per l’organizzazione e/o per l’erogazione di contributi una cifra pari a 1,5 milioni di euro di cui 870 mila euro per eventi sportivi in senso stretto, 360 mila euro per eventi culturali e 112 mila euro per la comunicazione, a fronte dei quali ha incassato circa 300 mila euro derivanti dalla tassa di soggiorno e 800 mila euro di sponsorizzazioni finanziarie e in servizi. Quindi, in sintesi, la ricaduta, degli eventi presi in considerazione sulla città è di circa 18.6 milioni di euro, somma composta dai budget degli organizzatori spesi localmente e dalla spesa in città dei partecipanti.
Nel ringraziare i due conduttori d’eccezione, Darwin Pastorin e Mauro Berruto, due testimoni d’eccezione della Torino sportiva, l’assessore all’Sport, Stefano Gallo ha altresì espresso riconoscenza al presidente del CONI Giovanni Malagò (“Torino ha dimostrato di avere il know how necessari, e ogni volta sa ricominciare da zero. Per questo per il preolimpico di basket: non abbiamo pensato a nessun’altra città perché solo Torino può ospitare tale eventi”), che, attraverso le Federazioni ha fatto sì che la città ospitasse oltre duecento eventi d’importanza nazionale e internazionale. “Nel 2016 – ha concluso l’Assessore Stefano Gallo – Torino dovrà fare un ulteriore salto, non dimenticando di mettere lo sport al centro delle politiche della città”.
Prima di passare il testimone al Sindaco Piero Fassino, Mauro Berruto, parafrasando Fedora una delle città invisibili di Italo Calvino, ha ricordato al pubblico delle grandi occasioni presente questa mattina al Regio : “Nella palla di vetro della mia città ideale – ha detto Berruto – lo sport include, integra, accoglie, insegna che fare sport è un inno alla vita che urla più forte dell’invito a uccidere o a uccidersi. Questa mia città ideale l’affido a le signor Sindaco”.
Piero Fassino raccogliendo il testimone ha voluto ricordare e ringraziare i Volontari di Torino 2015 per la loro dedizione. “Di fatto l’anno di Torino Capitale Europea dello Sport – ha ricordato il Sindaco – è stato uno sforzo collettivo che ha percorso la città. Lo sport è una delle leve della vita di questa città, ma è anche salute, agonismo, aggregazione, educazione, cultura e civiltà; è dialogo (vedi l’incontro di calcio tra ragazzi israeliani e palestinesi). I numeri di questo anno straordinario sono la base su cui costruire il futuro, in cui brillano l’arrivo del Giro d’Italia 2016, il preolimpico di basket di luglio, il Mondiale di pallavolo maschile del 2018″.