di Mauro Gentile
Verificare gli esiti de “La città possibile”, il progetto sugli insediamenti Rom nel territorio cittadino, e affrontare il tema della povertà nelle sue varie forme. Un invito lanciato dall’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, ad affrontare questi temi in tavolo di lavoro e accolto con favore dal vicesindaco Elide Tisi.
“In queste settimane – sottolinea Elide Tisi – stanno per concludersi le attività progettuali nel campo spontaneo di Lungo Stura Lazio, sul quale la Città di Torino ha agito in profondità proprio perché le condizioni di vita erano inaccettabili. Sono stati quasi due anni di lavoro non certo facile, che ha richiesto un grande impegno da parte delle istituzioni pubbliche, di tante realtà associative torinesi e delle stesse famiglie Rom coinvolte dal progetto “La città possibile”.”
“Attraverso questo progetto – a cui hanno lavorato fianco a fianco la Prefettura, il Comune, la Diocesi di Torino, la Chiesa Ortodossa, organizzazioni del Terzo settore del mondo del volontariato e molti altri – è stata offerta un’opportunità di migliorare le condizioni di vita alle tante famiglie Rom che hanno aderito ai cosiddetti “patti di emersione” (con cui, coniugando legalità a solidarietà, si è cercato di offrire loro la possibilità di usufruire di soluzioni abitative e di forme di sostegno per favorirne l’integrazione e il raggiungimento dell’autonomia economica o il rimpatrio assistito nel loro Paese d’origine).”
“Certo – aggiunge Tisi – non tutti i problemi sono ancora risolti. Tanto resta ancora da fare per dare alla questione dei campi nomadi una soluzione definitiva (cioè il loro superamento) e rafforzare le famiglie nei loro percorsi di autonomia. Per questo motivo accolgo con favore l’invito dell’arcivescovo Nosiglia di un tavolo di confronto sulle problematiche Rom e di verifica sugli esiti del progetto “La Città possibile”. Anzi – conclude il vicesindaco – coglierei l’occasione per estendere il confronto e affrontare più in generale i problemi legati a tutte le forme di povertà e disagio: quelle difficoltà – dal problema della casa a quelli reddito, della solitudine e altro ancora – che oggi vivono quotidianamente migliaia di nostri concittadini”.”