di Gianni Ferrero
La collettività torinese, di una città che si distingue in Italia nell’abbattere steccati e pregiudizi, sarà presente anche con i rappresentanti delle istituzioni al Pride che muoverà da via Cibrario nel pomeriggio di sabato 27 giugno. Non è solo un auspicio, ma un dato di fatto, considerato che a questa marcia per smuovere le coscienze non è mai mancata la presenza di amministratori con la fascia tricolore. E che a questa nona edizione aggiunge i patrocini, oltre che della città, anche quella delle Circoscrizioni 1 e 4, territori sui quali si snoderà il serpentone : ”Si tratta di una giornata di festa per affermare la cultura dei diritti come elemento cardine di democrazia, giustizia sociale e uguaglianza. Garantire che ognuno sia libero nel vivere la propria affettività e il proprio orientamento sessuale è essenziale per la relalizzazione di una società più giusta per tutti” sottolinea di Ilda Curti, Assessore comunale alle pari opportunità.
Sarà la banda della Polizia Municipale ad aprire il corteo che sfilerà nel nome della diffusione diritti. La manifestazione, aperta a tutti, ha come slogan ‘Orgoglio e Pregiudizi’ e come simbolo un filo spinato che si trasforma in tanti fili nei colori della rainbow flag, il medesimo vessillo che sventolerà nel cielo appeso nel weekend di fine giugno alla mongolfiera di Borgo Dora: “Contrastare le discriminazioni è un dovere delle istituzioni. A maggior ragione oggi quando, all’aumentare di una consapevolezza diffusa nella società nei confronti di questi temi, aumentano anche le azioni violente, omotransfobiche, discriminatorie da parte di minoranze conservatrici e non disponibili a riconoscere l’uguaglianza come elemento fondante del vivere civile. Discriminare non è una opinione e le istituzioni torinesi sono a fianco di chi rivendica pari opportunità per tutti e tutte”- spiega Ilda Curti.
La sede del consiglio regionale ha ospitato questa mattina la conferenza stampa dell’appuntamento: “Non sfugge il ritardo dell’Italia nel definire un sistema legislativo coerente con le istanze di cambiamento della società civile – ha sottolineato in conclusione Ilda Curti-. Il Torino Pride , come tutte le altre occasioni lungo il corso dell’anno, rappresenta visibilità, protagonismo e rivendicazione dal basso nei confronti del legislatore. In una società civile e democratica l’orientamento sessuale non può essere assolutamente elemento di discriminazione”. Alessandro Battaglia, coordinatore del Pride, è entrato nei dettagli della giornata sottolineando come la comunità torinese stia rispondendo con favore e calore unanime. Insieme a lui Lucia Centillo, Mauro Laus e Claudio Cerrato, oltre a Ilda Curti. L’assembramento è fissato per le 16 del 27 giugno in via Cibrario angolo piazza Statuto. Poi il corteo festoso e variopinto, con numerosi carri, fra i quali quello di Cgil-Cisl e Uil e l’adesione di numerose compagini sportive afferenti alla Uisp (per sottolineare le pari opportunità nel mondo dello sport e la prossima Carta che è in fase di varo), muoverà alla volta di piazza Vittorio Veneto. Poi, in serata al Summer Village al Lingotto, si svolgerà (con ingresso a pagamento) il party.
La locandina del Pride sarà pure incollata sui finestrini di tram e autobus Gtt, azienda dei trasporti pubblici che trasmetterà lo spot della manifestazione anche sugli schermi della metropolitana.
Il carattere commemorativo del corteo affonda le radici nella ribellione di Stonewall, un gay bar del Greenwich Village a New York contro i ripetuti controlli della polizia, trasformatasi il 28 giugno 1969 in una rivolta coral della comunità omosessuale, segnando così la nascita del movimento Lgbt.
L’intero programma è visibile cliccando all’indirizzo www.torinopride.it