Ogni giorno milioni di persone lavorano per permetterci di alimentarci: da chi coltiva la terra, a chi trasforma le materie prime, a chi ci consegna la pizza a casa. Anche in questo settore la sicurezza è un aspetto fondamentale da presidiare: per assicurare le giuste condizioni a chi lavora in un ambito così delicato, per la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente, per preservare gli alimenti nella loro filiera produttiva, per non sprecare.
Questo pomeriggio a Palazzo Civico si è svolto l’incontro su ‘Sicurezza sul lavoro dal campo alla tavola – Contraddizioni e convergenze’, organizzato ISMEL – Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro dell’Impresa e dei Diritti Sociali – in collaborazione con Cooperativa O.R.So e MagazziniOZ, uno degli appuntamenti della IV edizione del progetto ‘Uscite di Sicurezza’ volto a promuovere tra i giovani, in particolare studenti delle scuole secondarie di secondo grado e dei centri di formazione professionale, la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’edizione 2022, focalizzata sul sistema produttivo agro-alimentare, è finanziata dall’assessorato al Lavoro della Città di Torino con le risorse derivate dal risarcimento del danno ottenuto dalla Città di Torino costituitasi parte civile al processo Thyssen. Si tratta di uno dei tasselli di un’ampia azione pluriennale messa in campo dall’Amministrazione Comunale per affrontare il tema della sicurezza sotto profili diversi, con particolare attenzione, ai fenomeni emergenti nel mondo del lavoro.
Un settore quello agrifood che coinvolge nel nostro Paese oltre 4 milioni di addetti oltre agli stagionali, secondo i dati Istat del 2021.
Nel corso dell’incontro si sono affrontate più problematiche a partire dalla constatazione che la sicurezza sui luoghi di lavoro è una conquista non ancora raggiunta totalmente in tutti i settori produttivi, per tutti i tipi di lavoro e anche per chi si appresta a lavorare. Si è posto, poi, l’accento sulle connessioni o le contraddizioni fra la sicurezza di chi lavora e il benessere e la sicurezza di chi utilizza o consuma il prodotto finale frutto della filiera produttiva, evidenziando come l’attenzione sia rivolta soprattutto alla sicurezza di chi consuma, immediatamente percepita, rispetto alla sicurezza di chi produce.
Nel suo intervento l’assessora al Lavoro della Città di Torino, ha evidenziato la valenza educativa che il tema della sicurezza riveste nei confronti di giovani e adulti e ha posto l’accento sulla necessità di avere figure professionali dotate di un’ampia formazione di base e di specializzazioni riconducibili alle diverse componenti del sistema agro-alimentare in vista dello sviluppo del nostri territori, come si emerge da una ricerca realizzata da Ires Piemonte nel 2021. Sempre dall’indagine si evince che il nostro territorio sarà sempre più coinvolto in processi di cambiamento tecnologico e in processi legati alla sostenibilità. Secondo l’assessora i lavoratori impegnati in questa filiera sono protagonisti attivi del benessere di chi consuma i prodotti e in quest’ottica parlare di sicurezza in questo settore significa dedicare attenzione alla nostra salute, alla nostra vita quotidiana, allo sviluppo del territorio.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, Luciano Cambellotti, vicepresidente cooperativa Pausa Cafè s.c.s.; Franco Ferria, segretario generale regionale FAI CISL Piemonte; Ausilia Grassi, Università di Torino; Silvia Viscomi, dirigente scolastica itituto professionale statale “G. Colombatto”.