di Mauro Marras
La città di Torino stipulerà un Protocollo di Intesa con gli operatori aderenti alla Rete Onu (Rete nazionale operatori dell’usato) per sperimentare un sistema di calcolo del beneficio ambientale derivante dall’estensione della vita utile dei prodotti a seguito della loro sottrazione al circuito dei rifiuti. La sperimentazione durerà circa sei mesi. Al termine della sperimentazione, il calcolo del potenziale beneficio economico sarà associato ai comportamenti virtuosi e applicato quale sconto sulla tassa rifiuti che gli esercizi commerciali aderenti alla rete Onu versano alla Città di Torino, nella misura del 30% della parte variabile della tassa (quella associata alle tipologie merceologiche). I dati saranno rappresentati in fattura in termini di CO2 non emessa e di sconto calcolato con l’algoritmo realizzato da Rete Onu.
Il beneficio dello sgravio Tari è concesso in funzione del maggior onere che gli aderenti alla rete Onu dovranno affrontare al fine di predisporre gli strumenti di calcolo adeguati e di provvedere a un sistema trasparente di fatturazione e rendicontazione. Conclusa la sperimentazione, la Città valuterà quali provvedimenti amministrativi adottare al fine di rendere effettivo il sistema, coinvolgendo gli operatori economici interessati e i cittadini.
La Città istituirà un elenco degli operatori del riutilizzo dotati del sistema di calcolo, fissandone le regole di adesione e di operatività.
Nella logica tipica della cosiddetta “economia circolare”, il sistema di calcolo quantifica il costo di smaltimento dell’oggetto qualora fosse immesso nel ciclo dei rifiuti. L’utilità del sistema così creato è certificata da diversi elementi. L’estensione della vita dei vecchi oggetti permette di conservare risorse e ridurre la produzione di gas serra, ridurre la produzione di rifiuti, far emergere dal “nero” le attività e produrre nuovi posti di lavoro e nuova fiscalità.
Rete ONU (Rete Nazionale Operatori dell’Usato) aggrega sin dal 2011 gli operatori e gli organizzatori dei mercati storici e delle pulci, delle fiere e delle strade, delle cooperative sociali, delle cooperative di produzione lavoro che lavorano nel sociale, delle botteghe di rigatteria e dell’usato e dei negozi in conto terzi, con la finalità di sostenere, promuovere e far emergere il settore dell’usato anche come canale per rispondere alla prima voce della corretta gerarchia di gestione dei rifiuti, ovvero la riduzione della produzione dei rifiuti alla fonte. Alcuni operatori aderenti a Rete ONU utilizzano già oggi un sistema di calcolo utile a definire le quantità di risorse naturali risparmiate dal mancato smaltimento dei beni rimessi in circolo, anche economico, e i costi connessi al mancato smaltimento degli stessi. Tale sistema di calcolo è stato premiato all’ultima edizione di Ecomondo, la più importante fiera specializzata in temi ambientali che si tiene ogni anno a Rimini.
“Come Amministrazione stiamo già da tempo adottando azioni orientate ed attente a sostenere una crescita che sia sostenibile – ha affermato Enzo Lavolta, assessore all’Innovazione e all’Ambiente -. Il modello che vogliamo per Torino passa attraverso la corresponsabilità nella gestione dei rifiuti. Dobbiamo lavorare per riconoscere, anche economicamente, i comportamenti virtuosi e premiare i gesti virtuosi di operatori e cittadini”.
“Quello di oggi è un primo passo in questa direzione – conclude Lavolta -. Con questa iniziativa introduciamo infatti un modello nuovo e virtuoso, che allunga la vita dei prodotti e il loro riutilizzo, e che riconosce nel contempo il valore e i benefici di azioni che ne riducono l’impatto ambientale”.
“Ritengo sia un passo importante – sottolinea l’assessore al Bilancio e ai Tributi, Gianguido Passoni – quello di favorire, anche attraverso gli sgravi fiscali, lo sviluppo di quelle attività economiche che riutilizzano prodotti, sottraendoli al ciclo dei rifiuti per trasformarli, nei fatti, da scarto in risorsa. Un comportamento virtuoso – aggiunge Passoni – che porta indubbi benefici per l’ambiente e, fatto oggi tutt’altro che irrilevante, contribuisce a ridurre i costi relativi alla raccolta e al trattamento dei rifiuti”.
Con l’espressione “economia circolare” si intende un modello produttivo nel quale le risorse vengono utilizzate da imprese e consumatori in modo sostenibile, mantenendo quanto più a lungo possibile il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse e riducendo al minimo la produzione dei rifiuti.