In occasione della Giornata Nazionale del Servizio Civile, 15 dicembre, la Fondazione Don Gnocchi, la Fondazione Sacra Famiglia e la Fondazione Lega del Filo d’Oro rilanciano 21 nuovi progetti per il 2022, per l’assistenza alle persone fragili, per un totale di 392 posti disponibili, per i volontari del servizio civile.
I progetti si rivolgono ai giovani dai 18 ai 29 anni che sceglieranno questo percorso prestando servizio nei diversi centri di assistenza dei tre promotori presenti in tutt’Italia- da Milano a Termini Imerese (PA) – e all’estero- Bolivia e Equador – supportando il personale socio-sanitario nella cura delle persone assistite.
I percorsi proposti, che saranno guidati da professionisti del settore presenti nelle strutture, si concentreranno ognuno su un particolare aspetto dell’assistenza alle persone con disabilità e anziani, come l’attività motoria, l’introduzione dell’uso della tecnologia, attività dedicate a promuovere l’autonomia e la socialità tra i pazienti.
Per candidarsi è necessario accedere al bando con scadenza 26 gennaio 2022 pubblicato sul sito del Dipartimento per le Politiche giovanili e Servizio civile universale.
Le attività saranno nell’ambito dell’assistenza, cura e riabilitazione delle persone fragili, con disabilità e con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale.
La Fondazione Don Gnocchi è una realtà no profit, che oggi, grazie a un modello finalizzato alla presa in carico globale della persona, accoglie, cura e assiste anziani e persone con disabilità, anche gravi, di tutte le fasce d’età.
La Fondazione Sacra Famiglia, invece, si occupa di bambini, adulti e anziani che soffrono complesse e gravi fragilità o disabilità fisiche e psichiche attraverso una rete di strutture e servizi in regime residenziale.
La Lega del Filo d’Oro unisce le persone sordocieche con il mondo esterno. E’ un punto di riferimento in Italia per l’assistenza, l’educazione, la riabilitazione, il recupero e la valorizzazione delle potenzialità residue e il sostegno della ricerca della maggior autonomia possibile delle persone con sordocecità e pluriminoranze psicosensoriale.
di Antonella Gilpi