Torna domani e sabato la ‘Notte europea dei ricercatori’, l’evento che da quasi vent’anni attraverso laboratori, show, mostre, giochi, esperimenti e attività interattive porta la scienza tra i cittadini e i curiosi di ogni età. Epicentro della manifestazione – che a Torino quest’anno sarà nel ricordo di Italo Calvino, di cui il 15 ottobre ricorre il centenario dalla nascita – i Musei Reali.
In modo semplice e coinvolgente il pubblico sarà avvicinato ai temi della scienza attraverso i sei percorsi tematici allestiti all’interno dei Giardini Reali e nelle 4 aree predisposte dove si susseguiranno letture e talk e ci si potrà fermare ad ascoltare storie di archeologia o salute mentale, scoprire cos’è il biochar o perché la farmacologia non è femmina, fare un giro in Antartide con gli occhi della geologia o un tuffo nel Pacifico attraverso la letteratura. Ci sarà spazio anche per indagare, grazie alla presenza e all’animazione dei partner tecnici di 5T e Links, cosa potrà riservarci la mobilità cittadina del futuro con il Comune di Torino impegnato con università e fondazioni nelle sperimentazioni MaaS e Living Lab. Inoltre ci si potrà cimentare nelle ‘escape room’ ospitate nel Palazzo del Rettorato dell’Università di Torino, dove cimentarsi con l’intercomprensione delle lingue romanze, scoprire i segreti della fisica medica oppure provare a mettere in sicurezza un impianto nucleare.
Venerdì 29 settembre molti musei saranno aperti fino a mezzanotte, come il Museo Egizio, il Xké? Il laboratorio della curiosità, l’Archivio e l Biblioteca Storica di Ateneo ‘Arturo Graf’ dell’Università di Torino, mentre sabato 30 settembre i Musei del Palazzo degli Istituti anatomici (Museo Anatomia Luigi Rolando, Museo di Antropologia criminale Cesare Lombroso e il Museo civico della Frutta Francesco Garnier Valletti) sono aperti dalle 10 alle 18 con ingresso gratuito.
La manifestazione aprirà ufficialmente domani pomeriggio alle 17.30 nel Teatro Romano del Museo di Antichità, ma La “Notte” inizierà già al mattino, alle 8:30, con un nuovo appuntamento del ciclo delle ‘Colazioni in Rettorato‘ proposte da ‘UniVerso‘, l’osservatorio permanente sulla contemporaneità dell’Università di Torino: ‘Oppenheimer. Una conversazione tra scienza, storia e cinema’ è il titolo dell’incontro che vedrà protagonisti Giaime Alonge, docente di Storia del cinema all’Università di Torino e Vincenzo Barone, docente di Fisica teorica all’Università del Piemonte Orientale.
Nel Palazzo del Rettorato, l’Archivio Storico dell’Università ospiterà la mostra dedicata a Calvino, Laureato in Lettere nel 1947, con una tesi su Joseph Conrad, all’Università di Torino – dove frequentò per poco anche la facoltà di Agraria – lo scrittore visse e lavorò nel capoluogo piemontese fino ai primi anni Sessanta, animando la scena culturale cittadina e italiana attraverso la vivace attività di autore, lettore, traduttore, redattore e promotore culturale presso la Casa Editrice Einaudi. Coraggioso sperimentatore di generi e linguaggi, seppe coniugare la lucidità analitica con l’invenzione di mondi fantastici e mediare tra cultura scientifica e letteraria, convinto che la letteratura debba sempre misurarsi con la complessità del reale e rifiutare rappresentazioni semplicistiche.ù
“Uno scrittore caratterizzato dalla costante vocazione sperimentale e un intellettuale davvero europeo, curioso e sempre aperto alle suggestioni e innovazioni della scena culturale internazionale – ha detto la Prorettrice dell’Università di Torino, Giulia Carluccio, che ha sottolineato come “La Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori” sia “l’esempio virtuoso di una manifestazione consolidata che sa rinnovarsi, pur restando coerente con l’obiettivo originario: raccontare con linguaggi e format diversi il multiforme mondo della ricerca e della scienza a un pubblico di ogni età, evidenziandone la dimensione internazionale Ricercatori”.
“Attraverso i Laboratori della Ricerca – aggiunge la Prorettrice del Politecnico di Torino, Laura Montanaro – approfondiremo i temi dalle tecnologie applicate alle grandi questioni del nostro tempo, quali ad esempio la sostenibilità, i cambiamenti climatici, l’intelligenza artificiale, l’innovazione tecnologica per la ricerca biomedica, l’alimentazione, la tutela dell’ambiente e dei luoghi in cui viviamo e lavoriamo, la valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale.”
”I Musei Reali – afferma la direttrice Enrica Pagella – partecipano anche quest’anno con entusiasmo alla “Notte dei Ricercatori”, per condividere il tema della centralità della ricerca nella costruzione di un futuro sostenibile e di società più consapevoli e più giuste. Il museo è un luogo di ricerca, ma soprattutto può trasformarsi in un grande laboratorio aperto, luogo di sperimentazione e di confronto multidisciplinare per i molti progetti di collaborazione avviati con diversi dipartimenti dell’Università e per i molti che auspicabilmente svilupperemo in futuro”.
“Con ‘la Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori’ giovani e giovanissimi hanno l’opportunità di appassionarsi alla scienza e scegliere una carriera scientifica – commenta l’assessora all’Innovazione Chiara Foglietta – Ma in ogni caso sarà l’interesse suscitato sarà utile per aiutarli nelle loro scelte, a capire che dalle azioni che compiamo ogni giorno dipendono la salute e la sopravvivenza del pianeta e delle generazioni future. La curiosità e uno sguardo critico, tipici della scienza, sono di grande aiuto per la formazione di una cittadinanza più consapevole”.
Per il secondo anno consecutivo la “Notte” è targata ‘UNIGHT – United citizens for research’, il progetto che coinvolge, oltre a Torino, altre 4 città dell’Alleanza *UNITA – Universitas Montium*: Timisoara (Romania), Chambéry (Francia), Covilhã (Portogallo) e Pau (Francia).
Il programma completo della manifestazione è disponibile sul sito