di Mauro Marras
Storie di quotidiana violenza, quelle sentite oggi in Sala Rossa. “La violenza di genere sulle donne viene spesso definita ‘un’emergenza’. E’ invece un problema sistemico, trasversale. Come può infatti essere emergenza un fenomeno così quotidiano nella vita di tante, troppe donne, uguali e diverse nei modi in cui questa violenza le colpisce?”.
Lo ha detto oggi l’assessore comunale alle Pari Opportunità Marco Giusta, intervenendo all’incontro “Rompiamo il silenzio”, dedicato alla giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, che si ricorda ogni 25 novembre.
Introdotto dal presidente del Consiglio comunale, Fabio Versaci, l’incontro ha permesso di riassumere il lavoro svolto dai servizi comunali in prima linea nella difesa delle donne: sono 6 milioni 788 mila le donne in Italia che hanno subito nel corso della loro vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Il 31% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subito violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza come stupri (652mila donne) e tentati stupri (746mila)“ (dati Istat). Quest’anno il nucleo di Prossimità, un efficientissimo servizio della Polizia municipale torinese che ha un gruppo di agenti specializzato e dedicato al fenomeno, si è occupato di 87 casi di violenza domestica e stalking, oltre a ben otto casi di violenza sessuale. Da qui sono nate 10 esecuzioni di misure cautelari in carcere e sei arresti in flagranza di reato.
Il centro Antiviolenza dei servizi Socio-assistenziali della Città – unica in Italia a essere dotata di una tale struttura – si è occupato di 157 donne nel 2015; di questi casi, 131 sono nuovi mentre 26 hanno iniziato il loro percorso nel 2014. Sono 109 le donne con figli minori, e la fascia d’età spazia dai 30 ai 50 anni.
“La violenza di genere sulle donne è un fenomeno a tratti invisibile e strisciante, che si insinua tra le pieghe di quotidiani commenti degradanti, pubblicità sessiste, immaginari e narrazioni svilenti del ruolo della donna, molestie a lavoro; a tratti, troppi, perfettamente visibile sui corpi delle donne che ogni giorno vengono picchiate, stuprate e uccise”, ha concluso Giusta. E la sindaca Chiara Appendino, intervenuta al termine dell’incontro, ha detto che “Quando di violenza sulle donne parliamo di madri, figlie, sorelle, che hanno sbagliato a dare tanto amore. Siamo parte di una società preda di ignoranza affettiva: le donne devono prendere coraggio individuando la violenza nella loro normalità
Anche Sonia Schellino, assessora ai Servizi sociali, è intervenuta sottolineando il senso della campagna di informazione promossa dalla Città, quello slogan “Da uomo a uomo diciamo basta”, rivolto soprattutto alla metà maschile della società: “Le persone diventano litigiose e violente per molti motivi: per educazione sbagliata, per cattiveria ma a volte anche per problemi reali come la perdita del lavoro o la dipendenza. A questo fenomeno dobbiamo rispondere con durezza e fermezza, ma anche con disponibilità all’aiuto; dobbiamo attivare percorsi di avvicinamento agli uomini violenti, aiutarli a capire e a reagire, ed eventualmente ricostruire i legami interrotti con l’aiuto degli operatori e degli psicologi: questo è un obiettivo da perseguire”.
Nel corso dell’incontro la lettura di alcuni verbali della Polizia municipale e del Centro Antiviolenza, che ricostruiscono il vissuto di due vittime, e la musica di Laura Ventura suonata in duo, violino e corno inglese.
Il 28 novembre dalle 15,30 alle 17,30 nella Sala delle Colonne di Palazzo civico, si terrà un evento curato dalla Consulta Femminile Comunale: Che ne è, che ne sarà di loro?…le vittime delle vittime. Continuando il lavoro sulla violenza domestica, la Consulta femminile intende tratteggiare la situazione dei figli delle vittime di femminicidio e violenza.
Un seminario dal titolo “Violenza contro le donne: dati ed esperienze a confronto. Il Coordinamento Cittadino e Provinciale Contro la Violenza sulle Donne e non solo…” sarà l’occasione per presentare i dati sulle donne che hanno subito violenza che si sono rivolte ai centri aderenti al Coordinamento nel 2015. Il seminario si svolgerà il 22 dicembre, dalle ore 14 alle ore 18, presso la sala riunioni del Centro Antiviolenza della Città di Torino, in via Bruino 4.
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