Quest’anno il periodo invernale, in cui aumentano i rischi per la sicurezza e le difficoltà per chi non ha una casa, diventa ulteriormente difficile per le persone senza dimora a causa della recrudescenza dell’epidemia da Covid-19.
La Città ha sviluppato, fin dalle prime fasi dell’emergenza sanitaria, nella scorsa primavera, un piano di trasformazione della rete dei servizi e degli interventi rivolti alle persone senza dimora, al fine di continuare ad assicurare accoglienza e tutela, anche in un periodo di particolare emergenza sanitaria come quello attuale.
Oggi per il periodo novembre 2020 – aprile 2021 la disponibilità di accoglienza notturna per le persone senza dimora e in condizione di elevata fragilità sarà aumentata a oltre 800 posti disponibili. Un obiettivo raggiunto grazie al coinvolgimento di tutte le realtà del Terzo settore (volontariato e cooperazione sociale), con un importante ruolo della Caritas Diocesana e della FioPSD, all’interno del percorso di coprogettazione avviato, a partire dal 2018, dal Piano di Inclusione Sociale della Città e mediante il nuovo assetto della rete dei servizi in affidamento per il prossimo triennio. Peraltro molte delle risorse attivate nello scorso inverno sono state stabilizzate, garantendone la fruibilità senza soluzione di continuità.
“Quest’anno, anche in relazione alle difficoltà dovute all’acuirsi dell’emergenza sanitaria, abbiamo assicurato la realizzazione di un piano adeguato di accoglienza notturna e di tutela per le persone senza dimora e in condizioni di elevata fragilità aumentando anche il numero di posti a disposizione. Un importante risultato raggiunto con lo sforzo congiunto dell’Amministrazione Comunale che ha predisposto un piano di trasformazione e potenziamento della rete dei servizi e degli interventi per questa fascia di cittadini e del volontariato e della cooperazione sociale, da sempre al nostro fianco in un percorso che, con il Piano di Inclusione Sociale, si è rafforzato attraverso la coprogettazione di azioni e progetti”.
In particolare la rete dei servizi e degli interventi destinati alle persone senza dimora prevede numerose azioni.
Il potenziamento dell’accoglienza:
– l’apertura h.24, tutti i giorni dell’anno, delle Case di ospitalità dell’Amministrazione Comunale e, per il periodo invernale, di altre Case di ospitalità in convenzione o a progetto;
– gli ospiti avranno la possibilità di permanere per più tempo nella stessa Casa per permettere la continuità dei percorsi personali di inclusione;
– l’aumento delle misure di prevenzione e di tutela sanitaria assicurando procedure di ingresso e di tamponamento, il distanziamento e la fornitura di DPI nelle strutture;
– l’incremento del numero delle strutture di accoglienza attivate, in collaborazione con il Terzo Settore, per sopperire alla contrazione dei posti disponibili a causa della riduzione del numero di ospiti per assicurare il distanziamento.
Il potenziamento dei Servizi di prossimità e di primo contatto:
– attivazione di un polo di accesso unificato cittadino dedicato ad accogliere le persone senza dimora, conoscerle e orientarle rispetto alla rete dei servizi cittadini e a predisporre interventi e percorsi di inclusione. Opererà in stretto rapporto con l’Ambulatorio sociosanitario R. Gamba, gestito in integrazione con l’ASL Città di Torino;
– rafforzamento dei Servizi di Strada diurni e notturni, che hanno il compito di monitorare e intercettare, tempestivamente, le nuove situazioni di fragilità su tutto il territorio cittadino e di favorire i percorsi individuali di cura e inclusione sociale concordati con il Servizio Adulti in difficoltà del Comune di Torino.
Lo sviluppo dei progetti di autonomia abitativa e sociale attraverso:
– la messa a sistema del Servizio Housing First (50 percorsi, con l’obiettivo di arrivare a 70);
– l’incremento di opportunità abitative di autonomia assicurate dal Terzo Settore nell’ambito del Piano di Inclusione della Città (circa 60 percorsi).
Accanto agli interventi a sostegno dei bisogni fondamentali e primari, il Piano di Inclusione Sociale prevede percorsi di reinclusione (attraverso tirocini e laboratori) e di avvicinamento ai Servizi sociali e sanitari.
Anche quest’anno verrà assicurato l’allestimento del sito temporaneo umanitario gestito da Croce Rossa Italiana, in collaborazione con i Servizi dell’area Inclusione e con la Polizia Municipale, in un’area individuata dalla Città, in via Traves 15, che garantisce spazi riservati.
Inoltre, in caso di condizioni climatiche emergenziali che possano comportare un aggravamento delle condizioni di vita per le persone che vivono in strada, è previsto l’allestimento, in collaborazione con i Servizi della Protezione Civile della Città, di un ulteriore sito di accoglienza notturna collocato in una zona cittadina facilmente accessibile.
Le risorse di accoglienza per l’emergenza abitativa
L’emergenza abitativa e l’assenza di un’abitazione richiedono interventi urgenti, sostegno e accompagnamento, in particolare quando interessano nuclei familiari e mamme sole con bambini. Le strutture di ospitalità temporanea destinate all’emergenza sfratti sono passate da 187 nel 2017 a circa 260 nel 2020, prevalentemente con progetti avviati nell’ambito del Piano di Inclusione Sociale.
Inoltre sono state approvate iniziative che hanno permesso e consentiranno, a breve, di avviare accoglienze e percorsi di inclusione sociale per circa 280 persone.
Anche le strutture attivate per l’ospitalità temporanea dei migranti accolti in seguito al superamento delle palazzine dell’area ex Moi, circa 357 posti, sono progressivamente destinate ai percorsi di inclusione delle persone in condizioni di disagio abitativo e fragilità sociale.