E’ stato organizzato questa mattina a Palazzo Civico il convegno “La previdenza sociale e assistenziale. Osservazioni dalla parte delle donne”.
La Consulta Comunale Femminile in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati ha promosso il convegno come momento di confronto per analizzare quanto previsto dalle attuali norme legislative in materia di previdenza, per affrontare temi come la precarizzazione, il lavoro povero, le tipologie di assegni pensionistici con attenzione alle difficoltà delle donne nel mondo del lavoro in relazione al gender pay gap e quali interventi esistono o possono essere attivati per diminuire le diseguaglianze e ridurre il rischio di povertà per le donne.
La finalità principale del gruppo di lavoro “Donne e Lavoro”, è l’approfondimento di quanto previsto dalle attuali norme legislative in materia di previdenza sociale nella funzione specifica di tutela dei lavoratori e dell’assistenza sociale che assolve ad una generica funzione di tutela degli indigenti.
A portare i saluti in apertura dei lavori la residente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo, la presidente del Comitato Pari Opportunità – Ordine degli Avvocati Cesarina Manassero e la presidente della Consulta Femminile Comunale Silvana Ferratello.
La vicesindaca Michela Favaro, nel suo intervento, ha voluto sottolineare come “sono molte le disuguaglianze tra uomini e donne, dalla divisione squilibrata dei compiti di cura all’interno delle famiglie, oppure alla disparità salariale a parità di formazione o di impiego. Molti sono gli elementi che mettono le donne in una posizione svantaggiata, e questo accumularsi di ostacoli fa sì che donne e uomini arrivino all’età della pensione con un significativo divario di ricchezza”. È fondamentale quindi che le azioni di promozione della parità di genere tengano in considerazione anche i molti aspetti economici della vita delle donne, sia dal punto di vista delle opportunità lavorative che della stabilità finanziaria nel corso di tutta la vita. E’ anche grazie al Premio Nobel 2023 Claudia Goldin, se oggi si parla sistematicamente di partecipazione femminile nel mercato del lavoro, di differenze salariali di genere e prospettive di carriera per le donne. Ed è grazie a lei se un miglioramento della condizione femminile nel mercato del lavoro c’è stato nell’ultimo secolo.“
Dopo il momento introduttivo il convegno, moderato dalla giornalista Maria Teresa Martinengo, è entrato nel vivo con gli interventi della professoressa ordinaria di Diritto del lavoro presso l’Università di Torino Mariapaola Aimo che ha affrontato il tema “Le tutele previdenziali in una prospettiva di genere; è poi intervenuta la professoressa Associata in Sociologia del lavoro presso l’Università di Torino Sonia Bertolini su “Il futuro dei giovani: difficoltà e prospettive tra mercato del lavoro e previdenza”. Ultimo argomento “Lavoro e pensione in ottica di genere” a cura Rosa Anna Fragomeni della direzione Regionale INPS Piemonte.
L’assessora al Lavoro della Città, Gianna Pentenero, nella sua relazione ha rimarcato come a Torino nel 2022 siano stati sottoscritti 206mila contratti di lavoro. Un dato confortante che vede un 18% in più rispetto all’anno precedente, anche se in stragrande maggioranza, 80% circa, a tempo determinato, come indicato anche dal fatto che i suddetti contratti hanno riguardato poco più di 130mila persone. Un terzo di questi sono a part time, spesso non per scelta della persona assunta. Interessante, anche se crea difficoltà a una parte della popolazione il 29% delle persone adulte non ha che la licenza di scuola dell’obbligo, sono il 20% a Milano e il 34% a livello nazionale, appare il fatto che la richiesta di personale a bassa qualificazione arrivi ormai solo al 15%, mentre l’alta qualificazione interessa il 43% delle offerte di lavoro, contro il 42% circa del livello intermedio. Complessivamente, nel 2022 gli occupati sono cresciuti del 2% rispetto all’anno precedente, fino a 361mila unità: un incremento di 8mila posti di lavoro. Da rimarcare, un aspetto positivo, è che a Torino, cresce l’occupazione, in particolar modo quella femminile ad elevata qualificazione, pur rimanendo sotto i livelli pre-pandemia. “Il tema cruciale è l’aspetto demografico” osserva ancora Pentenero, che parla comunque di un quadro positivo. “Ci sono luci ed ombre su cui riflettere, ragionando su quali qualifiche la città può portare avanti pensando in termini di area metropolitana”.
La Consulta Femminile Comunale ha come finalità quella di promuovere interesse e partecipazione delle donne al miglioramento della loro condizione e di quella della vita cittadina, nell’ambito dello sviluppo democratico della società.