di Mauro Gentile
Fare del Polo del Novecento – lo storico complesso dei Quartieri militari settecenteschi di prossima apertura e destinato a ospitare gli archivi di fondazioni, istituti e altri enti e organizzazioni – un luogo di conservazione della memoria e, al tempo stesso, di studio e di divulgazione: uno spazio di ricerca, confronto e di condivisione della conoscenza perché, proprio attraverso la lettura del passato, si può meglio comprendere il presente e progettare il futuro.
Questo, in sintesi, il messaggio lanciato questa mattina nel salone Pia Lai della Camera del Lavoro torinese, durante il convegno “Buon compleanno Cgil! 109 anni di storia e cultura del lavoro negli archivi della Cgil”, a cui sono intervenuti il sindaco Piero Fassino, l’assessore Gianguido Passoni, i docenti universitari Stefano Musso e Marco Albertaro, il direttore dell’Istituto Gramsci, Dunia Astrologo, e il segretario della Fondazione Di Vittorio, Carlo Ghezzi.
“Uno dei compiti di ogni generazione – ha sottolineato nel suo intervento il sindaco Fassino – è quello di tramandare memoria. Il pericolo dell’oblio è sempre presente e il ricordo rischia di sfumare nel tempo e di essere percepito in modo formale, burocratico. Oggi disponiamo di sofisticate tecnologie che consentono di immagazzinare una gran mole di documenti, ma occorre anche creare le condizioni affinché i loro contenuti possano essere studiati, compresi, divulgati e resi accessibili a tutti. Il Polo del Novecento rappresenta una grande iniziativa culturale per una città che nel Ventesimo secolo è stata capitale economica del Paese e la sua storia ricca di eventi deve essere preservata, ricostruita e proposta. Il Polo non si propone solo come organizzatore di spazi, ma soprattutto come luogo di ricostruzione unitaria della storia del secolo scorso coinvolgendo tanti soggetti che quella storia l’hanno fatta, a partire dal sindacato”.
Tra pochi mesi – è stato ricordato questa mattina – l’Ismel (l’Istituto per la memoria e la cultura del lavoro, dell’impresa e dei diritti sociali, che conserva gli archivi storici di Cgil, Cisl e Uil) entrerà anche fisicamente nel complesso di Via Juvarra per dare vita con altri istituti e associazioni al Polo del Novecento, mettendo a disposizione dei cittadini il patrimonio di fondi archivistici e bibliotecari dei tre sindacati, con l’obiettivo di renderli un bene comune pubblico per farli conoscere, divulgarli, studiare, gestire e promuovere ricerche e attività culturali.
“Il Polo del Novecento – ha evidenziato l’assessore Passoni – è un progetto che non solo garantirà conservazione e tutela del patrimonio archivistico, ma ne favorirà lo studio e la divulgazione: sale di studio, di lettura, archivi e biblioteche sapranno innescare passione per quella storia del movimento operaio che ha segnato in modo profondo il passato della nostra città”.