di Luisa Cicero
Due occhi grandi che scrutano chi passa, uno sfondo rosso e una frase, la citazione di un famoso scrittore. Si tratta delle 21 ‘Panchine rosse‘ collocate in città per ribadire, con forza, un secco NO alla violenza sulle donne.
Il progetto ha preso il via dalla circoscrizione 6 in collaborazione con il Comitato pari opportunità Rai Torino Slc e altre realtà del territorio tra cui Acmos. Le ‘Panchine rosse’ simbolo delle donne vittime di violenza, diventano l’emblema universale del “posto occupato” da una donna vittima di femminicidio, il segno tangibile di una mancanza causata dalla violenza che finisce open air, nel mondo: in un giardino, davanti a un portone, all’interno di un campus universitario, in faccia a un museo. Dipinte dal writer Torinese Karim Cherif, sono sparse nel territorio torinese. Dopo la circoscrizione 6, che ha inaugurato la prima seduta pubblica volta a sensibilizzare i cittadini sul tema nel 2014, l’esempio è stato seguito dalla circoscrizione 7 e infine dalla 3.
Le ‘Panchine rosse’ oltre a essere una denuncia del femminicidio, vogliono stimolare un confronto e una riflessione sulla violenza e sui cambiamenti culturali necessari per sconfiggerla, inducendo i cittadini a fermarsi, a non dimenticare e a mantenere alta l’allerta.
Il writer Karim Cherif ha progettato il bozzetto e realizzato la prima panchina, che si trova nel parco di via San Gaetano da Thiene. A supportarlo operativamente nella realizzazione delle altre dieci panchine (in totale nel quartiere ne sono state sistemate 11) un gruppo di studenti delle scuole superiori presenti nella Circoscrizione 6.
Lo scorso novembre è stata la volta della panchina al Campus Universitario Luigi Einaudi, luogo di studio molto frequentato della circoscrizione 7. Anche qui la seduta è diventata “antidoto all’indifferenza” come ha sottolineato il professor Federico Revelli, del dipartimento culture, politiche e società. Sullo schienale si legge “La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci. Asimov”.
Infine sarà prossima l’inaugurazione delle dieci panchine in lavorazione da dicembre nel quartiere San Paolo. “Abbiamo voluto inserire nei nostri quartieri un segno visibile e tangibile della lotta alla violenza sulle donne per sensibilizzare 365 giorni all’anno la popolazione su questo tema – afferma Francesco Daniele, presidente della Circoscrizione 3 -. Presto la mostra che abbiamo esposto con Amnesty International alla piscina Trecate sarà riprodotta nell’atrio del centro civico con la possibilità per le scuole di visitarla e approfondirla. Tutto questo per non ridurre l’attenzione sul tema solo intorno alle pur importanti iniziative del 25 novembre e tenere sempre accesi i riflettori su una piaga che va combattuta con cultura ed educazione”.
Le ‘panchine rosse’ si trovano:
Circoscrizione 6: via alla Chiesa – via San Gaetano da Thiene (fronte Ecomuseo); giardino Giuseppe Saragat (ex Ceat); giardino Peppino Impastato; strada san Mauro tra i civici 34 e 42; via delle Betulle; via degli Ulivi; piazza Sofia; via Scotellaro (area gioco); piazza Rostagni; piazza Bottesini; via san Benigno 22 (fronte Circoscrizione).
Circoscrizione 7: Campus Luigi Einaudi.
Circoscrizione 3: Area giochi del giardino Italo Calvino (fra le vie Val Lagarina, Don Michele Rua, Chanoux e Vandalico); Piscina Trecate; Area giochi giardino Vittime del Femminicidio (fra le vie Cirenaica, Postumia, Chambery e Col Di Lana); Parco Ruffini (corso D’Albertis – fronte scuola elementare Dal Piaz); Area giochi davanti alla Fondazione Merz (via Pollenzo angolo via Caraglio); giardino via Ozieri (angolo via Monginevro);; Giardino Braccini (fra via Braccini, Osasco e Spalato); Giardino (recintato) di via Monte Asolone angolo Fattori; Giardino Nicola Grosa (vicino al grattacielo) e Giardino corso Vittorio Emanuele II angolo via Revello (di fronte a impianto sportivo Cenisia), le ultime due in fase di ultimazione.