L’Assessora all’Istruzione della Città di Torino ha inviato, oggi, alla Giunta comunale una comunicazione sulla ripresa dei Servizi educativi e sui nuovi orari. Nei prossimi giorni i medesimi contenuti saranno oggetto di delibera.
Il 14 settembre riapriranno i nidi e le scuole per l’infanzia della Città di Torino. La riapertura sarà graduale ma, a regime, nonostante le difficoltà dovute alla situazione di emergenza, l’Amministrazione offrirà tutti i servizi, gli stessi orari e la stessa qualità che tradizionalmente connotano le strutture comunali. Tutti i bambini e le bambine che sono iscritti saranno accolti.
E’ questo il grande risultato raggiunto dall’Amministrazione, consapevole che grande è l’aspettativa delle famiglie, sia per tornare a offrire ai propri figli un ambiente di relazione e formazione, sia per conciliare, nel rispetto dei diritti dell’infanzia, cura e lavoro.
La frequenza ai servizi per l’infanzia rappresenta anche uno straordinario spazio di socialità per le famiglie, in cui possono essere intercettate e sostenute precocemente le difficoltà di salute, culturali ed economiche.
La Città ha sentito il dovere pubblico di rendere nuovamente e pienamente fruibili i servizi a tutti i cittadini senza esclusioni, come, tra l’altro, dichiarato negli atti emanati dalle diverse articolazioni del Governo, cercando di armonizzare la necessità di riprendere a fornire alle bambine, ai bambini e alle loro famiglie il consueto servizio educativo con il sistema di precauzioni a garanzia della sicurezza di tutti.
La comunicazione anticipa gli orari di frequenza massimi, all’interno dei quali sono previste le uscite scaglionate, già comunicati nel corso delle riunioni con le famiglie e il personale.
Per quanto riguarda gli scaglionamenti degli ingressi, ogni scuola sta contattando i genitori per concordare gli orari di ciascun bambino:
1) prima settimana, dal 14 al 18 settembre: ore 8,30 – 14,30
– riambientamento dei “vecchi” iscritti: accoglienza e riavvicinamento ai servizi e agli spazi dei bimbi che frequentavano lo scorso anno e che, da lungo tempo, non accedono alle strutture scolastiche senza la presenza del genitore, salvo casi particolari.
– avvio dei nuovi inserimenti che fanno parte di sezioni che non hanno (o hanno in maniera residuale) bambini frequentanti l’anno scorso, in particolare: le sezioni lattanti e piccoli dei nidi e le sezioni omogenee dei treenni delle scuole dell’infanzia
2) seconda settimana, dal 21 al 25 settembre: ore 8,30 -16,30
– prosecuzione del servizio per i vecchi iscritti
– avvio dei nuovi inserimenti che non rientrano nei casi sopra descritti
3) terza settimana 28 settembre al 2 ottobre: ore 7,30 -16,30
– prosecuzione del servizio per i vecchi iscritti
– continuazione nuovi inserimenti
4) entro fine ottobre: post scuola/nido fino alle 17,30 a seguito di indagine sui bisogni dei genitori, gara per l’affidamento del servizio ed entrata a regime del servizio per tutti gli iscritti
La gradualità dell’orario – peraltro adottata anche nelle scuole dell’obbligo – è un’esigenza pedagogica per il benessere delle bambine e dei bambini e consentirà alla Città di costruire il servizio sulla base dell’orario definitivo personalizzandolo sulle esigenze dei genitori, garantendo il massimo della compresenza dei docenti.
Sarà cura di ogni singola struttura fornire ulteriori comunicazioni alle famiglie sulle procedure, sul programma dettagliato degli inserimenti, sul patto di corresponsabilità scuola famiglia, sul progetto pedagogico e tutte le informazioni utili alla frequenza.
Un risultato, peraltro, che non sarebbe stato possibile senza lo sforzo e la competenza dei dipendenti della Divisione dei Servizi educativi (educatori, insegnanti, assistenti educativi, personale amministrativo, dirigenti) e senza la collaborazione e i suggerimenti delle famiglie.
In questi giorni si è aperta una discussione con le organizzazioni sindacali e al personale docente è stato chiesto uno sforzo ulteriore in termini di orario di lavoro. Uno sforzo necessario per rispettare le norme per la prevenzione del COVID e per garantire la possibilità di lavoro in piccoli gruppi, aumentando la compresenza.
Da parte dell’Amministrazione sarà garantito il massimo impegno possibile in termini di assunzioni (quasi 300 persone tra tempi indeterminati e contratti temporanei), di sforzo finanziario e garanzie di tutela retributiva delle lavoratrici e dei lavoratori interessati.