di Mauro Marras
A partire dal mese di settembre, su iniziativa dell’Assessorato alle Pari Opportunità, la Città di Torino aprirà alla cittadinanza alcuni spazi di discussione, luoghi di lavoro e approfondimento dove le realtà del territorio e chi lavora nella macchina comunale potranno confrontarsi, verificare le politiche attive dell’amministrazione ed elaborare proposte nuove. Spazi di dialogo e di confronto aperti che rispondono alle esigenze di trasparenza e partecipazione espresse da cittadine e cittadini e che l’assessore Marco Giusta ha assunto tra i suoi impegni: “Nel rapporto dell’Amministrazione con l’esterno (e in particolare con le associazioni e i portatori di interessi e bisogni) si intendono attivare processi di coinvolgimento attivo e di co-progettazione all’insegna della reciprocità e del mutuo apprendimento”.
#Parliamone è il titolo sotto il quale si raccolgono i 15 tavoli pronti a iniziare e che resteranno attivi per tutti i cinque anni di consiliatura: luoghi necessari per verificare le politiche espresse dall’Amministrazione e adeguare le scelte alle reali esigenze delle persone che di tali scelte beneficiano.
I temi scelti per iniziare:
- Utilizzo comune degli spazi della città
- Diritti delle persone Lgbt
- Accessibilità e fruibilità di spazi e cultura
- Violenza di genere contro le donne
- Discriminazioni sul lavoro
- Nuove generazioni
- TorinoCittà Universitaria, residenze e orientamento
- Politiche e servizi per le e i giovani
- Coordinamento delle politiche alla multiculturalità.
Il senso dell’iniziativa è nel concetto stesso di politica, quale “arte della gestione del vivere insieme”, dove ogni scelta, ogni indirizzo d’azione deve essere condiviso con le persone interessate. E ciascuna azione di condivisione permette a cittadine e cittadini di comprendere il funzionamento della macchina comunale e di come essa affronta il quotidiano servizio alla città. Ogni tema viene discusso con strumenti e metodi di discussione specifici, facendo sì che la gestione del confronto sia funzionale al risultato da ottenere.
“Le politiche non devono essere pensate soltanto per le cittadine e i cittadini, ma con loro. Non è un semplice gioco di parole – conclude l’assessore – è la dimostrazione che cittadinanza e Città possono e devono essere più vicine e più coese nello sforzo comune di migliorare la qualità della vita di tutte e di tutti”.