Una delegazione del Servizio Giovani e Pari Opportunità della Città di Torino la scorsa settimana si è recata in Germania per partecipare all’evento di chiusura del progetto Re-Act nato nel 2022 per riflettere sugli effetti che la pandemia da Covid19 ha avuto su benessere e salute mentale dei giovani e volto a condividere buone pratiche da adottare in futuro per questo tipo di emergenze.
L’iniziativa, proposta dal Comune spagnolo di Murcia e finanziata dall’Unione Europea, ha portato alla creazione di una rete formata da altre sei città oltre Torino: Amsterdam (Olanda), Atheniou (Cipro), Offenbach (Germania), Kekava (Lettonia), Sibenik (Croazia) e Suceava (Romania).
Nella tre giorni di incontri ogni partner ha presentato la propria attività di diffusione e disseminazione dei risultati del progetto che si è svolto negli ultimi 24 mesi.
Re-Act è stato realizzato attraverso meeting e dibattiti pubblici sia online, sia in presenza, organizzati a turno dalle città partner con il coinvolgimento di soggetti politici, stakeholder e ragazzi. Dopo la condivisione di dati di ricerca sull’impatto della pandemia sui giovani nei vari territori, i partner si sono soffermati su temi specifici e azioni concrete realizzate localmente in risposta all’isolamento conseguente alla pandemia, dal volontariato alla peer education.
“Il periodo pandemico ha inciso senza dubbio sulle vite di tutte e tutti noi, ma è la fascia d’età giovanile ad aver subìto il contraccolpo più forte. Da qui – afferma l’assessora alle Politiche Giovanili Carlotta Salerno – il desiderio di aderire a questa importante rete con le altre città europee, con l’obiettivo di portare da una parte la nostra esperienza sul campo, dall’altra realizzare attività congiunte e scambiare buone pratiche. Sono contenta – conclude Carlotta Salerno – che la delegazione della Città di Torino contribuisca a sviluppare un vademecum di policies condivise, una delle modalità più efficaci per cogliere il lato positivo di quegli anni, che difficilmente saranno rimossi dalla mente di tutte e tutti noi”.
Il Comune di Torino ha scelto di approfondire l’aspetto del tempo libero e dell’aggregazione, portando come buone pratiche le attività svolte durante l’emergenza Covid da due servizi: Aria – Spazi Reali e il Centro InformaGiovani.
Il primo offre a ragazze e ragazzi ascolto psicologico, percorsi di autonomia e laboratori e, nel 2020, ha ideato un programma di iniziative online chiamato Spazi Virtuali, con eventi in streaming dedicati agli argomenti più vari, coinvolgendo i giovani nell’ideazione di nuovi appuntamenti.
Un lavoro molto simile è stato fatto dal Centro InformaGiovani di via Garibaldi 25 che con la pandemia, e fino a dicembre 2020, ha spostato anche sul web la propria attività di informazione e orientamento, organizzando con grande successo oltre 150 incontri online sia informativi, sia di intrattenimento.
In relazione alle buone pratiche, in seguito, ogni città ha individuato delle linee guida che potrebbero essere utili in eventuali future emergenze sanitarie.
In questo senso il Comune di Torino ha elaborato 6 punti principali: una migliore collaborazione tra gli uffici municipali e le realtà del Terzo Settore che si occupano di giovani e cultura con i Servizi pubblici di salute mentale; lapromozione della salute mentale nella programmazione delle attività di tempo libero dei giovani; ilpotenziamento delle attività dei centri di aggregazione loro dedicati; una maggioreaccessibilità e inclusione per tutto il target giovanile; la diffusione e il miglioramento delle piattaforme di videochiamata e, infine, una puntuale attività di ricerca, monitoraggio e valutazione delle azioni precedenti. Il tutto in un’ottica in cui il tempo libero diventa chiave e strumento per rinnovare i servizi per i giovani.
Nel settembre 2023 Torino ha ospitato i partner del progetto, organizzando un workshop per la creazione di una road-map che implementasse le linee guida proposte da tutte le città coinvolte.
Nel corso del seminario è anche stato presentato il Memorandum of Understanding, un protocollo di intesa tra i partner – firmato per la Città dall’assessora alle Politiche Giovanili Carlotta Salerno – che contiene una convergenza di interessi, finalità e opportunità con l’indicazione di una linea d’azione comune prestabilita da presentare alla Commissione Europea come esito dell’intero progetto.
Infine, con questa iniziativa finanziata dall’Unione Europea, negli ultimi due anni 8 città di altrettanti Paesi hanno creato una rete condividendo riflessioni e buone prassi da adottare in eventuali future emergenze sanitarie.